Per risollevarsi dalle difficili condizioni in cui si dibatte da parecchie settimane, il Pd ha bisogno di un segretario in grado di ricucire gli strappi apertisi al suo interno e di ancorare saldamente il partito alle riforme dell’Agenda Draghi. Un segretario che, alieno da sbandamenti e nostalgie neofrontiste, si dimostri capace di imprimere un segno forte e visibile del partito nell’azione del governo. Il Pd ha bisogno di un segretario che lo accompagni, facendo esprimere non appena sarà fattibile i nostri iscritti ed elettori più attivi, in un’opera di ridefinizione della propria identità e della propria funzione nella società italiana, facendo di questo lavoro non l’appendice ma il fondamento della costruzione di alleanze competitive e di programma. Il Pd ha bisogno di un segretario che in uno spirito di unità e di responsabilità sappia valorizzare la sua natura di casa unitaria del riformismo di centrosinistra e il suo pluralismo culturale, ricercando il contributo di tutte le diverse e appassionate energie presenti nella nostra comunità politica. Rispettandole tutte e sollecitandole tutte a dare una mano. Sosterrò domenica la candidatura di Enrico Letta perché ritengo che egli abbia l’esperienza, l’autorevolezza e il retroterra culturale per assolvere con efficacia questi compiti.
Gli rivolgo un augurio di buon lavoro e auspico che tutti possano mettersi lealmente a disposizione per portare avanti il fondamentale progetto collettivo i cui tratti costitutivi ho prima ricordato”. Così su Facebook il senatore del Pd Dario Parrini, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali.