“Alcune interpretazioni del voto in Germania sono francamente sterili e strumentali. Sostenere che i cittadini tedeschi accorsi in massa alle urne domenica scorsa abbiano inviato un segnale univoco è il contrario della realtà. La verità è che gli elettori hanno premiato fortemente partiti (Afd, Linke, Bsw) dotati di programmi diversissimi e per certi aspetti agli antipodi. Complessivamente Afd, Linke e Bsw sono cresciuti di circa 19 punti % sul 2021 (+10 circa Afd, +9 l’incremento congiunto di Linke e Bsw). Diciannove sono anche i punti % persi globalmente da Spd, Verdi e Fdp”. Lo afferma in una nota il senatore del PD Dario Parrini. “L’elettorato, come avviene sempre più spesso, BOCCIA chi ha governato, esprime un acuto malcontento multidirezionale e “chiede” cose differenti tra loro, spesso incompatibili. Il nuovo GOVERNO Cdu/Csu-Spd potrà fare qualcosa di utile al Paese solo se difenderà con rigore i valori europeisti contro gli assalti autocratici e trumpisti e se riuscirà ad affrontare con efficacia i problemi sociali ed economici (sicurezza, GOVERNO dell’immigrazione, costi energetici, crisi sociale e industriale) che hanno alimentato l’exploit dell’ultradestra da una parte e della sinistra radicale dall’altra”, sottolinea. “Demonizzare l’Afd non sarà sufficiente. E lo dico pensando dell’Afd tutto il male possibile, come penso tutto il male possibile di tutti i partiti illiberali e autoritari del gruppo europeo dei Patrioti, dai lepenisti agli orbaniani, dal partito olandese di Wilders a quello austriaco di Kickl fino a Vox, Chega e Lega”, conclude Parrini.


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