“Una cosa che il Pd e l’Italia dovrebbero sostenere subito con forza: il dumping fiscale è odioso.
È una forma di concorrenza distruttiva tra nazioni, e si ha quando alcuni Stati abbassano eccessivamente le aliquote sugli utili d’impresa per strappare capitali e aziende ad altri Paesi.
A causa di questo fenomeno, a partire dalla metà degli anni Ottanta, l’aliquota media di tassazione dei profitti nei Paesi Ocse è calata dal 42 al 25%. Siamo di fronte a una pratica socialmente ingiusta e miope che ha effetti più gravi di quelli generati dai ‘paradisi fiscali’ propriamente detti e che in tutto il mondo ha prodotto disoccupazione e impoverimento del gettito erariale e dei lavoratori meno qualificati, perché la mobilità di flussi finanziari, imprese e merci è aumentata assai più della mobilità delle persone”. Lo scrive su Fb il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali.
“Il dumping fiscale non lo può combattere una nazione da sola – prosegue Parrini – E nemmeno alcune nazioni da sole. La lotta o è di tutti i Paesi è solo propaganda. Per questo ritengo che l’Italia debba sostenere subito, in sede di G20, la proposta della neoministro dell’economia degli Stati Uniti Janet Yellen per l’introduzione di un’aliquota percentuale minima per la tassazione dei profitti (si parla del 28%) concordata a livello globale”.