“Un comportamento inaccettabile e vergognoso”.
È, secondo il vicepresidente della commissione
Affari costituzionali del Senato, Dario Parrini (Pd), quello del
Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito al ddl a prime
firme Parrini e Balboni (Fdi) che riguarda i risarcimenti dei
danni alle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità
lesivi di diritti inviolabili della persona e compiuti contro
italiani dalle forze del Terzo Reich tra il 1939 e il 1945.
“Siamo tutti d’accordo sull’andare avanti”, spiega Parrini,
ma la commissione Affari costituzionali “non può votare e dare
mandato al relatore a riferire favorevolmente all’assemblea
perché, a distanza di 22 giorni da quando li ha chiesti, la
commissione Bilancio, che pure ha fatto più di un sollecito in
tal senso, non ha ancora avuto dal Mef i chiarimenti necessari”.
Per questa ragione, aggiunge il senatore dem, “tutti i gruppi
si sono detti d’accordo con la proposta del presidente Balboni
di inviare subito al Ministero dell’Economia una lettera
ufficiale in cui si sostiene che ogni ulteriore dilazione
sarebbe politicamente e umanamente inaccettabile”.
“Quali che siano le ragioni dell’inerzia del Mef, quello che
sta accadendo è offensivo verso chi attende che sia fatta
giustizia”, prosegue. Il ddl mira a eliminare alcune incertezze
sui giudizi civili promossi dalle vittime del Terzo Reich o da
loro discendenti per sbloccare i risarcimenti finanziati con il
fondo ristori istituito dal governo Draghi nell’aprile 2022 con
una capienza di 55 milioni e portato a 61 milioni dall’attuale
governo.