“C’è un astensionismo volontario che ha cause sociali, culturali e politiche e che solo su quel piano, e solo con un’opera di lungo periodo, può essere contrastato.
C’è invece una quota di astensionismo riducibile con opportune riforme delle regole e su queste si è concentrata la riflessione della commissione di studio istituita dal governo i cui risultati sono stati presentati oggi dal Ministro D’Incà e dal professor Franco Bassanini che ha coordinato il gruppo di lavoro.
L’idea più rilevante è quella del “voto anticipato presidiato”: cioè la possibilità, già presente in diversi Paesi, di votare nei giorni precedenti a quello delle elezioni, in qualunque parte d’Italia, in uffici pubblici (postali o comunali), con tutte le garanzie previste per un seggio ordinario.
La condizione per introdurre questa importante innovazione è l’introduzione del certificato elettorale digitale.
La scheda votata anticipatamente sarebbe inserita poi in apposita busta e spedita al seggio ‘naturale’.
È una buona cosa. Da mettere in pratica”. Così il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.


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