Il disegno di legge Valditara con cui la destra intende sostituire il giudizio descrittivo con un giudizio sintetico nella scuola primaria e stabilire che il voto di condotta sia dirimente, in tutti i cicli, per il passaggio all’anno successivo “rimette indietro le lancette dell’orologio e disvela la visione della destra sulla scuola, tutta ordine e disciplina”. E’ quanto hanno denunciato le opposizioni al Senato, dove è stata organizzata una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la senatrice Cecilia D’elia, capogruppo del Pd nella Commissione Scuola, il senatore Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo di Avs e il senatore Luca Pirondini, capogruppo M5s nella stessa commissione.

“Il disegno di legge che approda oggi in Aula – ha spiegato la senatrice D’Elia – in soli 3 articoli, per emendamento del governo, opera un ritorno all’indietro rispetto alla riforma del 2020, è una sorta di controriforma contro la quale il mondo della scuola è insorto. Si introduce di nuovo il giudizio sintetico fin dalla primaria e, nel tentativo di riattribuire autorevolezza ai docenti, la rigidità del voto di condotta, al quale viene legato in modo automatico il passaggio all’anno successivo. Una scuola in cui fin dalla primaria la sanzione, la selezione e il controllo prendono il posto della promozione della persona e della valutazione dentro un progetto educativo. Si segna in modo profondo, in senso autoritario, il mondo della scuola. Per questo noi abbiamo presentato emendamenti soppressivi e proponiamo l’arricchimento della scuola comunità educante attraverso la figura dello psicologo e del sociologo”. Il senatore Peppe De Cristofaro ha parlato di “torsione classista del sistema formativo”. “La proposta della destra sulla valutazione del comportamento degli studenti – ha sottolineato il capogruppo di Avs – è da contrastare in tutti i modi. Con la proposta di ritorno al giudizio sintetico, il ministro Valditara sta svelando la natura reazionaria del governo Meloni. Il governo parla di merito ma in realtà vuole tornare indietro. Una scelta politica precisa che confonde l’autorevolezza con l’autoritarismo. Con Valditara, la scuola torna a quella visione del tempo che fu e che ancora oggi produce effetti drammatici. La scuola, pilastro democratico del nostro paese, deve rimuovere le disuguaglianze e dare a tutti, a prescindere dalle condizioni di partenza, le stesse opportunità, non aumentarle”. “Non ci piace l’impostazione solamente repressiva di questo provvedimento – ha detto il senatore Luca Pirondini, capogruppo M5s in Commissione Scuola – le sanzioni da sole non servono. Insieme alle altre opposizioni abbiamo fatto molte proposte costruttive. Una su tutte: il sostegno psicologico nelle scuole, perché è fondamentale indagare sulle ragioni del disagio e non agire solo a valle. La maggioranza ha eretto un muro, su questa come su altre proposte come quella di implementare la cultura sportiva e musicale nelle scuole. È veramente preoccupante l’idea che questo governo esprime sulla scuola pubblica”.


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