“L’urgenza che il Presidente Mattarella ha evidenziato nel momento più difficile della crisi è tutta davanti a noi. E credo sia un bene prezioso per il Paese, da non disperdere, il fatto che quasi tutte le forze politiche abbiano voluto e saputo accogliere l’appello del Presidente, ritrovando quell’unità che tutta la storia politica della nostra Repubblica ci insegna essere decisiva nei momenti di particolare difficoltà” così la senatrice Pd Valeria Fedeli intervenendo in Aula durante la discussione generale prima del voto di fiducia in Senato lo governo Draghi. “L’unità, il rispetto degli altri, nelle reciproche differenze, la ricerca di punti di contatto, la condivisione: si tratta di valori sempre più spesso sminuiti, sempre meno praticati, e che invece reputo fondamentali, cuore di ogni riformismo politico (…) Ora l’unità deve vivere – ha proseguito Fedeli – anche attraverso la mediazione, ma intesa in senso politico nobile, senza mai perdere l’ambizione necessaria. Innanzitutto nel contrasto della pandemia, che ha stravolto lo stesso concetto di urgenza, nostro come di tutto il mondo. E poi sapendo guardare al Next Generation EU per quello che è: un’opportunità unica e storica in cui non possiamo fallire. E per non fallire dobbiamo condividere e realizzare alcuni investimenti strategici, come lei ha chiaramente detto. Filiera della conoscenza a partire dai nidi, transizione ecologica e digitale, parità di genere a partire dall’occupazione femminile. Servono politiche capaci di cambiare tutto, anche gli stereotipi per entrare tutti insieme nell’Europa più avanzata e progressista anche da questo punto di vista. Sono fiduciosa e combattiva, che è anche il senso che dovremmo dare alla nostra partecipazione, per costruire quell’Europa che lei ci ha delineato e di cui come Pd siamo particolarmente convinti. Per superare il gender gap smettendo lo spreco di talenti, di competenze, di energie, di capacità politica, anche, delle donne e, in particolare, delle giovani generazioni. Questo è il momento di sperare, di costruire insieme. Siamo costruttrici e costruttori e vogliamo condividere, con questo governo, con questo Parlamento, quello che lei ci ha proposto”.


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