Il Partito Democratico sarà al centro”. Simona Malpezzi, capogruppo del Pd e al Senato, spiega in un’intervista a Fanpage.it i tre criteri della Direzione dem per allargare il campo progressista ad altre forze politiche. Non ci sono veti nei confronti di nessuno in tutto il campo europeista e non sovranista. Ma con il Movimento 5 Stelle la strada insieme si è interrotta, senza possibilità di passi indietro dopo il loro “tradimento nei confronti del Paese”. “Abbiamo dato mandato a Enrico Letta, vista la legge elettorale – sottolinea la Malpezzi- di esplorare tutti quei campi che non sono sovranisti e che hanno un’idea di Europa solidale. Con i tre criteri che ci siamo dati: non mettere veti a nessuno; non incendiare il Paese, e quindi avere una certa postura in campagna elettorale; verificare la capacità espansiva delle diverse forze, che devono rappresentare un valore aggiunto. Ripeto, non ci sono veti nei confronti di nessuno. Il passaggio della non fiducia al governo Draghi da parte del M5S è stato un passaggio, per noi, di profonda cesura. Lo abbiamo vissuto per quello che è: un tradimento, non nei confronti nostri ma nei confronti del Paese. Perché noi avevamo ben chiare le sfide che il governo Draghi doveva portare avanti in quella composizione di unità nazionale, che non serviva al Partito Democratico, serviva al Paese. Per noi è stato un momento di profonda rottura e anche di diversità di rapporto nei confronti del Paese”. “Per noi – continua la presidente dei senatori dem – al centro c’è il benessere delle persone. Per altri, evidentemente, finalità elettorali”. (ANSA). PDA 29-LUG-22 18:55 NNN


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