Dice Dario Parrini, l`ex segretario del Pd toscano, senatore e voce autorevole di Base Riformista, che sulla vicenda del congresso «c’è stato un tentativo di spaccare il Pd fiorentino. Ringrazio il presidente Giani e la segretaria Bonafè per averlo impedito».

Parrini, chi è che ha tentato di dividere?

«Non intendo personalizzare, e peraltro non potrei, perché mentre per Recati hanno messo la faccia 120 persone, ciò non è avvenuto per Fossi».

Ce l’ha con Nardella?

«Assolutamente no. Sul congresso ho letto un’unica sua dichiarazione, quella rilasciata insieme a Giani e Bonafè per Monica Marini. La condivido».

Anche Letta era con Fossi lo sa?

«Quel che so è che sabato scorso ero a Cascina e ho sentito Letta elogiare a più riprese Giani e Bonafè e formulare un appello all`unità nel quale mi riconosco appieno e che a Pisa, ad esempio, ha trovato una risposta molto convincente».

Perchè vi siete arroccati su Recati? Bonafè e Giani hanno voltato le spalle a Base Riformista?
«Nessun arroccamento e nessun voltafaccia. Marco meritava sostegno per la serietà dimostrata in questi anni e da tutti riconosciuta. Monica è una brava sindaca che stimo da tanto tempo. Le daremo tutti una mano. Scommetto che saprà essere unitaria e dialogante tanto quanto è stato Marco. Anche Fossi ritirandosi ha fatto una scelta costruttiva: la sua candidatura divideva e per questo non era sostenibile. L`intervento di Giani e Bonafè ha aperto un cammino di unità, che ora va completato, in primo luogo sui programmi, dalle infrastrutture alla sanità. È indispensabile che presidente e segretaria lo accompagnino in ogni sua fase con la loro autorevolezza». – e.f.


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