“La vera storia dei voucher non è quella che racconta la minoranza del Pd. Non sono nati con il Jobs Act, ma il governo Renzi ne ha anzi introdotto la tracciabilità, per evitare le speculazioni ai danni dei lavoratori. Sono stati istituiti per far emergere il lavoro dal nero e sono dunque uno strumento utile. E’ chiaro che il boom che hanno avuto deve far riflettere e pensare ad ulteriori interventi restrittivi, e il Pd deve assumere la responsabilità di un’iniziativa in questo senso, ma non si può usare questo come un tema di campagna elettorale. Poletti ha fatto dichiarazioni gravi, ma è altrettanto grave e inaccettabile che ora si metta in quella polemica, in forma ricattatoria, la questione dei voucher”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, componente della Commissione Lavoro.
“I voucher – prosegue Pezzopane – sono stati introdotti solo per l’agricoltura da Prodi nel 2008 ed estesi dal governo Berlusconi ad altri settori. Nel 2012 il governo Monti, con la ministra Fornero, ne ha liberalizzato l’uso ed ha cancellato il requisito di ‘mera prestazione occasionale’. Solo tra il 2015 e il 2016, con il governo Renzi e con il Jobs Act, si sono introdotte restrizioni. In tutto questo periodo Bersani è stato segretario del Pd e Speranza capogruppo alla Camera, la posizione sui voucher – conclude Pezzopane – è solo strumentale, per mettere subito in mora anche il governo Gentiloni”.


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