“Il presidente Draghi ha tracciato un percorso non neutro ed è per questo che possiamo dire di non trovarci al tramonto della politica. L’imprescindibile scelta europeista ed atlantista è alla base di questo governo e disegna un’Europa che oggi inizia ad essere politica e non solo monetaria. In questo contesto non vanno sottovalutate le posizioni di chi era all’opposizione e che invece ora può ritrovarsi su queste linee, perché la politica vera e alta è quella che riesce a spostare equilibri e posizioni. L’Europa richiamata dal presidente Draghi è quella della responsabilità collettiva davanti alle sfide del superamento del dramma della pandemia e dell’emergenza climatica. Il nostro contributo riguarderà temi centrali come la transizione ecologica che dovrà essere declinata come politiche industriali, ricerca, cura ed investimenti sul lavoro di qualità e qui riteniamo debba entrare in campo la mano pubblica sulle politiche attive. Ci sono poi la progressività del prelievo fiscale, la protezione umanitaria dei rifugiati e il tema delle donne, dove sappiamo che le quote di genere non sono sufficienti. Riconoscendo i contenuti e l’impostazione del presidente Draghi come nostri, non stiamo partecipando a contrassegnare il territorio di una parte politica: tenere il punto su queste tracce molto chiare sarà il contributo del Pd alla stabilità di questo governo.
Così in aula a Palazzo Madama la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando.


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