“L’Italia ha bisogno di un governo all’altezza della durissima crisi sanitaria ed economica in corso, e con un’emergenza occupazionale che rischia di peggiorare nel breve periodo. Per questo sarebbe un grave errore usare la ricerca del sostegno parlamentare per il nuovo governo, affidata a Mario Draghi, come un’occasione per manovre politiche spregiudicate, ai limiti dell’opportunismo, simili più a giravolte tattiche specie sul fronte dell’irrinunciabile europeismo che a mediazioni sulle idee, che invece sono sempre legittime. E sarebbe anche strano che chi in questi giorni si è scoperto europeista tutto d’un tratto pretendesse di vincolare il governo a un tempo limitato”. Lo scrive su Huffingtonpost la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio.
“Oggi  – prosegue Valente – è il tempo dei costruttori per decidere che Italia vogliamo dopo la pandemia. Bene ha fatto quindi in questi giorni il Partito Democratico a raccogliere l’appello del Presidente della Repubblica e insieme a rivendicare la necessità di un governo che nasca con un perimetro programmatico forte, ben definito e qualificante. Le risorse del Next Generation EU devono essere usate al meglio e il Recovery Plan, così come il governo, non può essere neutro, pena il rischio di non fare le scelte che occorrono. Penso soprattutto a tre assi portanti. Primo, la capacità di cura, a partire da quella di sé e verso le giovani generazioni, fino agli anziani e alle persone non autosufficienti, per cui servono investimenti in sanità territoriale, scuola, servizi. Secondo, la transizione ecologica: oltre a richiedere risorse adeguate, deve essere un obbiettivo trasversale del piano e non solo una singola missione. Terzo, le politiche per un’effettiva parità tra donne e uomini: molto passa dall’occupazione femminile, che va incrementata e migliorata. Solo così si combatterà anche la violenza maschile. Le donne non sono un problema ma un’opportunità per il Paese”.


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