‘La riforma dello Statuto di autonomia della regione Friuli Venezia Giulia tratta, in modo particolare, della soppressione del livello ordinamentale delle Province. La nascita delle Regioni e la loro evoluzione spingono con sempre maggiore urgenza verso una semplificazione dei livelli di governo obbligatori, anche per ragioni di sostenibilità ordinamentale, funzionale e finanziaria’. Lo afferma il senatore del Pd Carlo Pegorer.
‘E’ indispensabile – spiega – un uso più attento sia degli strumenti ordinamentali sia delle risorse, partendo proprio dall’architettura dei poteri pubblici locali, per rendere maggiormente esigibili i diritti fondamenti dei cittadini. Il Friuli è caratterizzato da dimensioni non ampie ma fortemente differenziate per ragioni storiche, linguistiche, culturali, e questo richiede la conseguente costruzione di un nuovo modello istituzionale di governo democratico e necessariamente basato sul dualismo Regione-Comuni. Ma non si deve mai scordare che l’autonomia speciale è di per sé il massimo riconoscimento della declinazione del concetto di autonomia al plurale. Le situazioni diverse devono avere regole diverse, all’interno dell’unitarietà complessiva della nostra Repubblica. La specialità – conclude Pegorer – può diventare un vantaggio per tutti nell’assunzione di ruoli e compiti per dare un vero contributo allo sviluppo dell’intero Paese, a partire dal comune e partecipato concorso al risanamento della finanza pubblica e al rilancio economico-sociale del Paese’.
‘E’ indispensabile – spiega – un uso più attento sia degli strumenti ordinamentali sia delle risorse, partendo proprio dall’architettura dei poteri pubblici locali, per rendere maggiormente esigibili i diritti fondamenti dei cittadini. Il Friuli è caratterizzato da dimensioni non ampie ma fortemente differenziate per ragioni storiche, linguistiche, culturali, e questo richiede la conseguente costruzione di un nuovo modello istituzionale di governo democratico e necessariamente basato sul dualismo Regione-Comuni. Ma non si deve mai scordare che l’autonomia speciale è di per sé il massimo riconoscimento della declinazione del concetto di autonomia al plurale. Le situazioni diverse devono avere regole diverse, all’interno dell’unitarietà complessiva della nostra Repubblica. La specialità – conclude Pegorer – può diventare un vantaggio per tutti nell’assunzione di ruoli e compiti per dare un vero contributo allo sviluppo dell’intero Paese, a partire dal comune e partecipato concorso al risanamento della finanza pubblica e al rilancio economico-sociale del Paese’.