‘L’ultimo terribile incidente stradale avvenuto ieri a Monza, in cui un pirata della strada ha provocato uno scontro frontale e una serie di tamponamenti, causando la morte di un ragazzo di 14 anni, il ferimento grave della madre e di altre 3 persone per poi mettersi in fuga, pone con durezza ed emergenza la questione dell’introduzione del reato di omicidio stradale nel nostro ordinamento. La Commissione Giustizia del Senato è giunta già a luglio ad un testo unificato prodotto sulla base dei disegni di legge presentati, tra i quali quello del senatore democratico Claudio Moscardelli che io stessa ho sottoscritto. E’ necessario accelerare e approvare una legge al più presto’. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
‘La proposta cui è giunta la Commissione – prosegue Stefania Pezzopane – prevede la reclusione da 5 a 12 anni per chi causa per colpa la morte di una persona guidando in preda all’alcol o a sostanze stupefacenti e una pena analoga è prevista se il reato è commesso a causa della velocità. Lo stesso disegno di legge istituisce anche il reato di lesioni personali stradali, qualora nelle stesse condizioni si causino danni permanenti di tipo fisico o mentale. E’ ora di accelerare e di approvare una legge, perché ormai troppo spesso gli omicidi stradali rimangono impuniti, con pirati della strada che si danno alla fuga dopo aver causato vere e proprie stragi’.
‘La proposta cui è giunta la Commissione – prosegue Stefania Pezzopane – prevede la reclusione da 5 a 12 anni per chi causa per colpa la morte di una persona guidando in preda all’alcol o a sostanze stupefacenti e una pena analoga è prevista se il reato è commesso a causa della velocità. Lo stesso disegno di legge istituisce anche il reato di lesioni personali stradali, qualora nelle stesse condizioni si causino danni permanenti di tipo fisico o mentale. E’ ora di accelerare e di approvare una legge, perché ormai troppo spesso gli omicidi stradali rimangono impuniti, con pirati della strada che si danno alla fuga dopo aver causato vere e proprie stragi’.