‘Governo fermi i pozzi a Ombrina Mare. Regioni promuovano consultazioni con cittadini’
‘Oggi ho firmato il referendum di PossibileIt contro le trivelle in Abruzzo. Continuo a ritenere che la trivellazione ad Ombrina Mare, nel cuore di uno dei posti più belli dell’Adriatico come la Costa dei Trabocchi diventata parco nazionale, sia un grave errore. L’Adriatico è un mare dall’equilibrio delicato e precario e per questo credo che, se il governo non risponderà a questi appelli per bloccare l’installazione delle piattaforme petrolifere in mare, le Regioni interessate dovrebbero farsi promotrici di referendum ad hoc, perché decidano direttamente i cittadini’. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.
‘Sono sempre stata contraria all’insediamento petrolifero ad Ombrina Mare – spiega ancora Pezzopane – per ovvi motivi ambientali. E per questo il Senato ha approvato un mio ordine del giorno per lo stop al progetto, che prevede 6 pozzi, una piattaforma, il posizionamento di una nave. Poi sullo Sblocca-Italia che prevedeva le trivellazioni il governo ha posto la fiducia e dunque ho votato in coerenza con la mia appartenenza al gruppo Pd. Ma continuo a ritenere un errore la prospezione, la trivellazione, lo sfruttamento dei giacimenti lungo le coste più belle e più delicate del nostro Paese, come appunto la costa teatina e per questo credo che le Regioni, che in molti casi hanno preso ferme posizioni contrarie, promuovano referendum in modo che a decidere siano i cittadini’.
‘Sono sempre stata contraria all’insediamento petrolifero ad Ombrina Mare – spiega ancora Pezzopane – per ovvi motivi ambientali. E per questo il Senato ha approvato un mio ordine del giorno per lo stop al progetto, che prevede 6 pozzi, una piattaforma, il posizionamento di una nave. Poi sullo Sblocca-Italia che prevedeva le trivellazioni il governo ha posto la fiducia e dunque ho votato in coerenza con la mia appartenenza al gruppo Pd. Ma continuo a ritenere un errore la prospezione, la trivellazione, lo sfruttamento dei giacimenti lungo le coste più belle e più delicate del nostro Paese, come appunto la costa teatina e per questo credo che le Regioni, che in molti casi hanno preso ferme posizioni contrarie, promuovano referendum in modo che a decidere siano i cittadini’.