“Ho ritirato l’emendamento presentato al decreto fiscale e che era finalizzato a concedere alle aziende balneari un congruo periodo di transizione prima dell’applicazione della direttiva Bolkstein, perché il parere del governo era contrario e non ho ritenuto opportuno far bocciare un testo che avevo condiviso con le principali associazioni di categoria. Ho presentato quella proposta di modifica per dare voce ad oltre 30 mila operatori rappresentati da Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti ed altre associazioni che chiedono attenzione e che ho incontrato. Lunedì ci sarà una manifestazione di Confcommercio su questo in Abruzzo. Il tema esiste e va affrontato, la legge approvata dalla Camera, ora al Senato, è un punto di partenza ma viene considerata insufficiente e le categorie temono non si porti a compimento. Bisogna chiudere la questione in Senato ed intanto riaprire anche una trattativa con l’Ue per far comprendere la specificità della situazione italiana. Servono regole nuove e chiare sui canoni e sulle concessioni, senza mettere in ginocchio un settore importante dell’economia italiana, perché sono in gioco tantissimi posti di lavoro”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
“Il disegno di legge delega di riforma delle concessioni demaniali approvato alla Camera – prosegue Pezzopane – è un passo avanti. Alcuni principi importanti devono ancora essere confermati dal Senato e tradursi poi in atti e fatti concreti attraverso i decreti attuativi. L’emendamento da me presentato era compatibile con la sentenza della Corte di Giustizia UE del luglio dello scorso anno e, più in generale, con un quadro normativo italiano ed europeo con il quale, ci piaccia o no, dobbiamo fare i conti se non vogliamo trovarci in mano provvedimenti che non vanno da nessuna parte e che verrebbero spazzati via prima ancora che dall’Europa dalle sentenze di qualsiasi tribunale italiano. Con le associazioni di categoria continua un positivo confronto anche quale componente della commissione Industria del Senato. Il ruolo dei comuni e la predisposizione dei piani contemplati dalla normativa vigente – prosegue Pezzopane – vanno tenuti in considerazione perché hanno un peso sulla tutela ambientale. Questo è un settore fondamentale per la Penisola e che certamente non posso abbandonare”.


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