‘Ieri ci sono state due audizioni nella commissione agricoltura del Senato sulla crisi del Parmigiano Reggiano. Abbiamo assistito a una convergenza delle organizzazioni professionali e del mondo cooperativo, presente al completo in commissione, sull’analisi delle difficoltà che vive uno dei simboli del Made in Italy dell’agroalimentare’. Lo rende noto Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
‘Nel corso degli interventi è emerso, infatti, grande frammentazione dell’offerta del prodotto, che non riesce a far fronte alla domanda in crescita dei mercati internazionali, non riuscendo a compensare nemmeno il calo del mercato interno. E’ necessario – continua – concentrare gli sforzi su strategie di esportazione attraverso la creazione di sistemi, la ricerca di diversi mercati, reti e aggregazioni di caseifici, nonché un maggior impegno delle istituzioni nazionali ed europee sul tema delle barriere doganali. L’accordo con gli Stati Uniti, ad esempio, sarà un appuntamento determinante per l’individuazione di un mercato che conta centinaia di milioni di consumatori. Vanno inoltre concentrate le risorse e gli aiuti finanziari nella creazione di strutture solide di commercializzazione. Ma un ruolo determinante l’avranno le associazioni professionali, primi rappresentanti dei produttori e il mondo cooperativo. Proprio i produttori, infatti, devono essere compartecipi nella catena del valore dalla produzione fino al prodotto finito. Lì stanno i margini di reddito. La maggior parte dei caseifici sono infatti imprese cooperative – conclude Pignedoli – proprio la cooperazione avrà un ruolo determinante nel traghettare il settore in questo nuovo tempo.’

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