“Il servizio andato in onda ieri sera su Rai3 su AGEA, molto interessante, ricalca le battaglie che il Pd conduce da tempo e su cui è stata avanzata, già nella scorsa legislatura, una proposta di vera e propria riforma che riguarda tutti gli enti agricoli. Una parte di questa riforma è stata attuata negli ultimi due anni, in particolare per quanto concerne gli enti di ricerca e gli strumenti finanziari di sostegno alle imprese. Ora si sta per arrivare alla fase finale, quella che riguarda la gestione e il controllo delle risorse europee, ovvero Agea, Sin e Agecontrol che in questi mesi il ministro Martina (che ha assunto tra le priorità questa riforma) si è impegnato a concludere”. Lo dice la senatrice Pd Leana Pignedoli.
“Il servizio televisivo – continua Pignedoli – dimostra ciò che da tempo denunciamo: il sistema Agea nel complesso va riformato. Troppi errori, troppi modi per aggirare e truffare il sistema dei finanziamenti europei per l’agricoltura. Abbiamo ribadito l’urgenza della riforma con l’interrogazione a prima firma della nostra capogruppo Bertuzzi, presentata il primo dicembre 2015, sottolineando ciò che la Guardia di finanza ha dichiarato in audizione al Senato, e cioè che numerose indagini hanno rilevato l’esistenza di un’organizzazione criminale in grado, attraverso un meccanismo fraudolento, di costruire ‘falsi requisiti’ per truffare l’organo pagatore AGEA, ottenendo l’indebita erogazione di contributi finanziati dalla UE per il sostegno alla produzione. Secondo i dati della Guardia di Finanza, i contributi illeciti erogati e registrati dal 2013 fino al settembre 2015 raggiungono un totale di 650.271.157 euro nelle tre annualità. L’obiettivo è riformare interamente il sistema degli enti vigilati, per assicurare una possibilità di controllo reale dell’attività con trasparenza nei bilanci e negli atti e per favorire risparmio di spesa ed efficienza complessiva. E’ una battaglia che il Pd porta avanti dalla scorsa legislatura – conclude Leana Pignedoli – e che ora le due commissioni agricoltura di Camera e Senato intendono completare in tempi brevi”.


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