“Non poteva che essere contrario il parere che abbiamo depositato oggi in commissione sulla nota di aggiornamento al Def 2018 con cui il governo si assume di fatto il rischio del fallimento dell’Italia” lo dichiarano i senatori Pd in Commissione Politiche dell’Unione europea Gianni Pittella, Valeria Fedeli e Nadia Ginetti. “E non sorprende – proseguono – che nel voto finale tutte le opposizioni abbiano votato contro la maggioranza. Non possiamo fare finta che non ci sia un forte disagio sociale ed economico in alcune fasce della popolazione, ma interventi come il reddito di cittadinanza, che fra l’altro poco aggiungono nella forma attuale rispetto al reddito di inclusione già attuato dal Governo Gentiloni, non possono formare il caposaldo di una manovra in cui sono totalmente assenti investimenti strutturali sulla crescita e lo sviluppo del Paese. Le proposte del governo gialloverde non sono in grado né di generare nuova occupazione né di abolire la povertà come dice Di Maio, quindi il Pd non può che essere contrario. Abbiamo votato contro chi intende scaricare sui giovani l’indebitamento del Paese e lo fa scommettendo, come alla roulette russa, su una crescita dei consumi, degli ordinativi e del fatturato delle imprese che allo stato attuale non è suffragata da nessun dato e segnale concreto. Le scelte adottate finora – proseguono i senatori dem – stanno minando la credibilità dell’Italia a livello europeo e internazionale. Lo spread schizzato oltre quota 300 è già costato alle famiglie, alle imprese, ai risparmiatori 17 miliardi di euro. Le previsioni ottimistiche del governo si stanno drammaticamente scontrando con la dura realtà dei fatti e nel frattempo – concludono – ‘la manovra del popolo’ la sta già pagando il popolo. Invece di lanciare accuse di sabotaggio e minacciare di voler andare comunque avanti, il governo si fermi finché siamo ancora in tempo”.


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