“Quasi tre anni dopo il referendum, a soli dieci giorni dalla data di uscita stabilita, la Brexit si ritrova nel caos più assoluto. Agli italiani dico ‘occhio’ a quello che provano a vendervi i populisti e i sovranisti! Guardate cosa sta succedendo nel Regno Unito e dove può portare il cieco antieuropeismo. La proposta di accordo raggiunta da Barnier e Theresa May è già stata bocciata due volte in Parlamento. I media internazionali dicono che i falchi della Brexit hanno fatto lobby con il Governo italiano perché l’Italia si opponga alla proroga dell’Articolo 50 e il Regno Unito possa uscire il 29 marzo senza un accordo. Puntano a dividere i Paesi UE in modo da uscire per default, contro la volontà del loro proprio Governo e Parlamento. Non a caso hanno individuato nel Governo italiano l’anello debole in Europa, quello che può far fallire ogni accordo. Sono dei folli. Una no deal Brexit potrebbe portare a un calo dell’8% del PIL inglese, mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, aumentare ancora l’incertezza per le aziende, portare caos e insicurezza al confine irlandese. Una no deal Brexit avrebbe conseguenze incalcolabili per le aziende italiane che fanno affari con il Regno Unito, e mettere a rischio fra solo dieci giorni i diritti di 700.000 connazionali che vivono nel Regno Unito. Una no deal Brexit è da evitare a ogni costo, e il Governo dica chiaramente che farà tutto il possibile per evitare che passi la linea dei falchi per la Brexit”. Lo dichiara il senatore del Pd Gianni Pittella, capogruppo in Commissione Politiche europee, intervenendo in Aula a Palazzo Madama.
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