Su Unioni civili obiettivo è chiudere a settembre legge che non apra a interpretazioni creative
‘In questo momento abbiamo tre priorità: Rai, enti locali e Pubblica amministrazione. Sulla riforma del Senato stiamo aspettando la decisione del Presidente Grasso su quali articoli possono essere emendati qui a Palazzo Madama. La mia idea è che non si debba tornare su articoli cruciali che già hanno ricevuto il doppio parere conforme. Comunque ci regoleremo di conseguenza nel pieno rispetto dell’autonomia del presidente del Senato. Quanto ai tempi, il termine ultimo per presentare proposte di modifica in commissione Affari costituzionali è il 31 luglio, va da sé che nel vivo si entrerà alla ripresa’. Lo dice il senatore del Pd Luciano Pizzetti, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, in un’intervista oggi su Avvenire.
‘Il tema dell’esplicita indicazione dei senatori da parte dei cittadini – spiega ancora Pizzetti – si potrebbe risolvere attraverso la legge che servirà comunque per selezionare i membri del Nuovo Senato, ma c’è chi dice che il principio per cui siano scelti dagli elettori va scritto nella Carta. Bene, si può fare, diversi articoli si prestano all’operazione. La nostra condizione è una sola: non sia toccata la natura del Senato come Camera dei territori, chi ha l’obiettivo di toccarla vuole solo far arenare tutto’.
Sulle Unioni civili, Pizzetti sottolinea come ‘Il nostro obiettivo non è quello di fare uno strappo in avanti, ma di adeguarci alle legislazioni europee con norme nette, che non diano spazio a interpretazioni giudiziarie creative, perché questo Paese ha bisogno di diritti, non di creatività. Si può e si deve lavorare bene in commissione Giustizia per rimuovere i tanti nodi che ancora ci sono. Poi si può chiedere la calendarizzazione con l’obiettivo di chiudere a settembre’.
‘Il tema dell’esplicita indicazione dei senatori da parte dei cittadini – spiega ancora Pizzetti – si potrebbe risolvere attraverso la legge che servirà comunque per selezionare i membri del Nuovo Senato, ma c’è chi dice che il principio per cui siano scelti dagli elettori va scritto nella Carta. Bene, si può fare, diversi articoli si prestano all’operazione. La nostra condizione è una sola: non sia toccata la natura del Senato come Camera dei territori, chi ha l’obiettivo di toccarla vuole solo far arenare tutto’.
Sulle Unioni civili, Pizzetti sottolinea come ‘Il nostro obiettivo non è quello di fare uno strappo in avanti, ma di adeguarci alle legislazioni europee con norme nette, che non diano spazio a interpretazioni giudiziarie creative, perché questo Paese ha bisogno di diritti, non di creatività. Si può e si deve lavorare bene in commissione Giustizia per rimuovere i tanti nodi che ancora ci sono. Poi si può chiedere la calendarizzazione con l’obiettivo di chiudere a settembre’.