Il senatore Roberto Cociancich, relatore sulla Legge europea in commissione Politiche dell’Ue a Palazzo Madama, ha presentato 13 emendamenti al provvedimento che sarà discusso questa settimana in Senato.
“Tra gli emendamenti più significativi – sottolinea il senatore Cociancich – quello che prevede la modifica della normativa sul rilascio del permesso di soggiorno ai figli minorenni di stranieri che soggiornano regolarmente in Italia. Finora la legge disponeva che fino ai 14 anni il figli di immigrati o i bambini dati in affido fossero iscritti nel permesso di soggiorno o nella carta di soggiorno di uno dei genitori o dell’affidatario”.
L’emendamento del senatore Cociancich dispone “il rilascio immediato al figlio minore dello straniero con questi convivente e regolarmente soggiornante” di un proprio permesso di soggiorno per motivi familiari o permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, rilasciato fino al compimento della maggiore età”.
Tra le altre misure previste, quella relativa alle imprese che realizzeranno a proprio carico nuove linee elettriche di interconnessione con i sistemi elettrici di altri Stati membri saranno designate quali gestori di sistemi di trasmissione solo a seguito della loro certificazione da parte dell’Aeegsi, “fatte salve le temporanee esenzioni eventualmente riconosciute dalle autorità competenti; quella per il recupero di aiuti statali giudicati illegali dall’Europa, e possibilità per palazzo Chigi di nominare un commissario per il recupero. Il tutto per le decisioni di recupero adottate dal 1° gennaio 2015 in poi quella che eiminare il credito d’imposta oggi riconosciuto alle imprese marittime che fanno investimenti e un emendamento che porta da 10mila a 60mila euro la sanzione prevista per chi usa imballaggi contenenti sostanze pericolose e che sarà applicata anche a chi non rispetta i requisiti aggiuntivi per le capsule monouso di detersivo per la lavatrice.
Infine, di grande rilevanza la misura che prevede il diritto a un indennizzo “compensativo” a carico dello Stato non solo le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (come previsto finora), ma tutte le vittime di “reato doloso commesso con violenza alla persona” (come lo stupro o l’omicidio) e le vittime di caporalato, che non sono state indennizzate in altro modo. Rimangono escluse le vittime di percosse e lesioni personali a meno che non ci siano delle aggravanti.


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