Draghi lo aveva detto al Senato e alla Camera, oggi lo ha ripetuto davanti alla Corte dei Conti: “mai nella storia dell’Ue, i governi avevano tassato i loro cittadini per dare il provento di questa tassazione ai cittadini di altri Paesi dell’Unione”.

Continuo a credere che questo passaggio epocale su cui giustamente si sofferma il Premier, sia sottovalutato.

Con uno scatto di reni che non le era riuscito per decenni, di fronte alla emergenza pandemica e al rischio “irrilevanza e sfarinatura”, i governi della Unione Europea, sospinti dalla Commissione e dal Parlamento, hanno finanziato con debito comune la scommessa della nostra ripresa, lo strumento della nostra ricostruzione.

È dunque doveroso spendere bene i 209 miliardi previsti per l‘Italia e i 750 per l’intera Unione, non solo perché ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli e dei nostri nipoti a cui oggi stiamo chiedendo un sacrificio immenso. Ma anche per non vanificare questa svolta rivoluzionaria che apre un percorso virtuoso (finalmente) di più forte integrazione europea, di un Bilancio più adeguato, di capacità fiscale e, collegato a ciò, di cessione di quote di sovranità dai livelli nazionali a quello comunitario laddove esiste un valore aggiunto europeo, laddove agire in sede europea a tutela di beni comuni aiuta e non indebolisce gli Stati nazionali e i loro popoli.

L’Italia con il varo del nuovo governo di Mario Draghi si candida ad avere in questo processo virtuoso un ruolo determinante. Si incunea a far da spalla all’asse franco tedesco, rafforza il suo rapporto con la Spagna e i Paesi della Europa del Mediterraneo, e se riuscirà a spendere bene i soldi del Next Generation Eu può dimostrare anche ai Paesi più recalcitranti che condivisione e solidarietà sono un valore e una convenienza per tutti.

Ecco perché l’impresa che si è aperta ha qualcosa di storico: liberarci dalla pandemia e riprendere a crescere in modo sostenibile e intelligente, correggere iniquità e diseguaglianze e dotarci una Europa davvero forte e coesa. Ed è una impresa a cui tutti dobbiamo cooperare con umiltà e passione.


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