“Siamo in una fase delicata e preoccupante non solo per l’Italia ma per la tenuta stessa dell’Unione europea. “. Lo dice il senatore del Pd Gianni Pittella, in occasione della presentazione a Bruxelles del suo nuovo libro, “Il più bello dei mari, e quello che non navigammo” (Rubbettino), a cui hanno partecipato il capodelegazione Pd, Patrizia Toia, il vicepresidente del Parlamento, David Sassoli, e il vicepresidente del gruppo S&D, Mercedes Bresso.
Pittella ha incontrato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, con il quale ha condiviso l’ansia per il momento complicato che sta vivendo l’Unione di fronte all’emergenza migranti. “Al presidente – spiega Pittella – ho ribadito l’estrema urgenza e necessità di rivedere gli accordi di Dublino che pongono sulle spalle del primo Paese d’approdo, Italia e Grecia in primis. Si tratta di una battaglia che il Pd, il governo Renzi e il gruppo Socialisti e Democratici, che ho presieduto negli ultimi 4 anni, hanno portato avanti instancabilmente. Una battaglia contro cui, però, gli amici di Salvini, Orban e Kaczynski hanno sempre alzato un muro. L’Ue ha bisogno di una svolta. Le parole, i proclami non bastano più. Siamo al punto di non ritorno. Se anche questo vertice dovesse finire con un nulla di fatto, se gli egoismi dei vari Orban e le contraddizioni dei Salvini dovessero far naufragare anche questo appuntamento decisivo, allora rischiamo che il vento dell’anti-europeismo e dei nazionalismi si abbatta con tutta la sua violenza e follia sulle nostre vite”.


Ne Parlano