“Le parole del presidente del Consiglio Conte possono davvero rappresentare l’inizio di quel cambio di paradigma che da tempo rivendichiamo e crediamo necessario. Parole preziose e impegnative, in un momento di passaggio tanto delicato e decisivo. Destinare il 50% delle risorse del Recovery Fund per promuovere l’occupazione e i diritti delle donne, investire in buona e più consistente occupazione femminile, lo diciamo da tempo, lo abbiamo scritto nella mozione approvata in Senato su questo e nella relazione approvata ieri, lo abbiamo condiviso con reti e soggetti esterni in molte petizioni e appelli, significa rimettere in moto nella maniera giusta il Paese. E vincere disuguaglianze e divari che frenano lo sviluppo e pesano sulla qualità della vita delle donne e delle famiglie. Da presidente della commissione d’inchiesta che si occupa di violenza di genere posso dire poi che questo è anche il modo più efficace per aiutare le donne a uscire da percorsi di violenza e ristabilire rapporti equilibrati e realmente paritetici con gli uomini, prima condizione per combattere la cultura della violenza e della sopraffazione”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio. “Non si tratta di un’opzione etica – prosegue Valente – ma di un modo concreto per approdare ad una società più equa e paritaria, più innovativa, in cui le persone siano più autonome e l’economia sia più forte e più sana. Il lavoro delle donne è un moltiplicatore di occupazione e di benessere. Superare tutti i gender gap significa andare oltre la società patriarcale e aprirsi al futuro. Il piano nazionale di Ripartenza e resilienza è un treno che non possiamo perdere”.


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