“La situazione dei lavoratori lasciati senza risposte, proprio quando nel corso dell’anno verranno meno tutte le forme di ammortizzatori sociali e le mancate prospettive di reindustrializzazione del polo chimico di Terni sono da ascrivere senza dubbio al silenzio di Basell. E questo, per la ripresa dell’economia dell’Umbria, oltre che per quella nazionale, non è più accettabile ”.
Così dichiara il Senatore del Partito Democratico Gianluca Rossi in merito all’atteggiamento dilatorio che la multinazionale ha assunto nei confronti delle trattative in corso per la riconversione del sito, e prosegue: “ho quindi presentato un’interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera per sapere come il governo intenda intervenire per sbloccare questa situazione, prospettando una via d’uscita”.
Rossi conclude quindi affermando che “la complessita’ del polo chimico, per la concomitanza delle vicende che riguardano la chiusura di Basell, la procedura di vendita di Meraklon, il destino di Treofan nonche’ della centrale Edison, denotano come sia impraticabile ogni soluzione che non tenga conto del carattere integrato del sito, anche attraverso un sostegno istituzionale, come è già avvenuto per altre piattaforme chimiche italiane’.

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