Aspirante sindaco
Qui a Venezia, abbiamo liste pulite’. Nelle elezioni in cui il Pd sceglie, tra gli altri, De Luca e Paita, Felice Casson è un`anomalia. Da senatore critico della minoranza democratica, l`ex magistrato si è ritrovato candidato sindaco in Laguna. Ha vinto le primarie con parole come ‘legalità’ e ‘trasparenza’. ‘In tutta la coalizione – spiega – abbiamo preteso candidati senza provvedimenti a carico: non devono essere neppure indagati’.
È così difficile stabilire questo principio nel Pd? Per me è stato facilissimo. Ma il suo partito va nella direzione opposta. Perché?
Si sta preferendo un`impostazione giuridica nella scelta dei candidati: l`innocenza fino all`ultimo grado di giudizio. Ma è evidente che esiste un problema politico. Anche le regole etiche del Pd lo prevedono. Quando si è scritto lo Statuto, si è deciso di imporre una tutela istituzionale avanzata: chi è condannato, anche in primo grado, non deve essere candidato.
Il candidato De Luca è condannato in primo grado.
Non lo dica a me. A Venezia non sarebbe successo.
Ma è il suo partito. Non la mette in imbarazzo?
 
Non è imbarazzo, è dispiacere. Anche la legge Severino era nata per garantire liste pulite. La scelta politica dovrebbe avvenire prima che scatti il vincolo giuridico. Dobbiamo essere trasparenti.
 C`è il pericolo che gli elettori del Pd scappino? 
Certamente ci può essere una fuga. Nel Pd ci sono sensibilità diverse. C`è chi crede a questi principi e chi è un po`, diciamo… accondiscendente. Incontro tanti cittadini, non solo a Venezia. C`è una sensibilità democratica, soprattutto di quella che una volta si chiamava ‘base’, che non accetta ombre: chi è colpito da provvedimenti deve farsi da parte. E c`è il rischio che gli elettori più sensibili a questi temi guardino altrove, o decidano di non votare.
Magari Renzi vince anche in Liguria e in Campania…
Certo che se si vincesse in Campania, qualche problema ci sarebbe. Per l`impostazione morale e culturale che quella candidatura esprime.
Lo dirà a Renzi, che domani viene a Venezia per sostenerla?
Glielo dirò. Ho vinto le primarie in modo ampio, con maggioranza assoluta, anche contro la struttura e la dirigenza del Pd. Sono ancora convinto di una diversità culturale della sinistra, in senso lato. A destra, ruberie e corruzioni sono ‘incidenti di percorso’. A sinistra sono ancora un dramma.