Ci risiamo. Pure per eleggere il presidente della Giunta per le elezioni e le immunità il Pd rischia un nuovo caso Francesco Nitto Palma: i vertici del gruppo e del partito s`accordano col centrodestra su un nome gradito al Cavaliere, gli eletti – evidentemente incapaci di arrendersi alla realpolitik – contraddicono quell`intesa. Nel caso specifico, anche con l`accordo dei vertici democratici, il favorito è Raffaello Volpi, dirigente leghista da Brescia. Pure stavolta però, chi dovrebbe effettivamente eleggerlo, non ci pensa nemmeno: ‘Io di certo un leghista non lo voto’, ci spiega al telefono Felice Casson, ex magistrato e senatore alla terza legislatura, già tra i protagonisti dell`ammutinamento in commissione Giustizia che stava per far saltare il governo Letta.
Senatore, ci risiamo.
 Per una prassi consolidata che deriva da motivi che direi ovvi, la presidenza della Giunta spetta all`opposizione e la Lega non ha votato contro il governo.
Vabbè, il Carroccio si è astenuto…
Appunto, si è astenuto e in commissione Giustizia coi suoi due voti ha fatto eleggere l`ex ministro berlusconiano Nitto Palma. Per quanto mi riguarda in Senato ci sono solo due partiti di opposizione: Sel e Movimento 5 Stelle. Anche fra loro non c`è accordo sul presidente: lei chi preferisce?
 Non è una cosa che spetta a me decidere, spero che un nome unico verrà indicato dalle opposizioni.
I suoi colleghi del Pd in Giunta sono d`accordo con lei?
Non saprei, non ci siamo ancora riuniti.
Risulta che i vertici del suo gruppo abbiano dato via libera a Volpi.
 Nessuno mi ha fatto sapere niente. Quando e se dovessero comunicarcelo faremo le nostre osservazioni. Insomma, si va verso un nuovo caso Nitto Palma?
 Glielo ripeto: io un funzionario di partito della Lega non lo voto.