”Nonostante le preoccupazioni espresse per la sua sicurezza, il Papa ha voluto confermare la visita in Africa, in un continente scosso da guerre e violenze, dove un vento di intolleranza e fondamentalismo, nascosto strumentalmente dietro la religione, porta morte e distruzioni. Francesco lo ha gia’ detto con chiarezza: usare il nome di Dio per giustificare la violenza e’ una bestemmia”. Lo scrive nel suo blog il senatore del Partito democratico Vannino Chiti.
Secondo il presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, ”il dialogo tra le religioni e le culture e’ la via obbligata per costruire la pace e la convivenza tra i popoli. E’ anche necessario impostare un nuovo modello di sviluppo. Quello che, insieme al pensiero unico che lo giustifica, impera nel mondo, colpisce la persona, il diritto ad un benessere che ne assicuri la dignita’, i diritti umani. Il nostro non e’ il migliore dei mondi possibili: abbiamo il dovere di impegnarci per lasciare a chi verra’ dopo di noi società piu’ giuste, meno disuguali, senza guerre, carestie, rischi di distruzione del Pianeta.
Ancora oggi – scrive infine Chiti – poche persone godono di ricchezze incalcolabili mentre la grande maggioranza – non solo in Africa – muore di fame o vive in condizioni disumane. Questo messaggio, centrale nel pontificato di Francesco, deve muovere le coscienze di tutti noi”.

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