Il 3 giugno seduta commissione Giustizia, 2778 emendamenti
Il 3 giugno ci sarà la prossima seduta della Commissione Giustizia del Senato sul ddl per le Unioni civili, tema che continua a dividere i partiti soprattutto dopo il referendum irlandese che ha dato il via libera ai matrimoni omosessuali. ‘Chiederemo subito la calendarizzazione’, dice chi quel testo lo ha presentato: la senatrice del Pd Monica Cirinnà relatrice in commissione. Dopo il sì dell’Irlanda alle nozze gay, ‘tutto gioca a nostro favore e alla voglia di fare presto e bene’, aggiunge. E alla vigilia dell’inizio di un percorso che per gli ottimisti potrebbe concludersi entro l’anno con l’approvazione della legge, la Cirinnà ribadisce i punti fondanti del ddl. Soprattutto quello che non consentirà, come le nozze tra persone dello stesso sesso, argomento di lotta di alcuni partiti politici in primis Ncd che ha presentato 2778 emendamenti, 282 solo a firma del senatore Carlo Giovanardi. Tanti gli emendamenti anche da parte di FI (829 di cui 700 a firma del senatore Lucio Malan) e di Gal, formazione legata al centrodestra (332). Sette, invece, gli emendamenti delle autonomie, partito Socialista; 21 del gruppo misto, 36 di M5S, 20 della Lega. E a presentare emendamenti, 15, ci ha pensato anche il Pd. ‘Il testo base approvato dalla commissione Giustizia del Senato si fonda sull’art.2 della Costituzione non sull’art.29 – spiega la Cirinnà – tale articolo dice che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità. Parliamo di coppie, dunque. Ma sia chiaro, le unioni civili non sono equiparabili al matrimonio e sia chiaro anche che le adozioni restano riservate alle coppie di sesso diverso unite in matrimonio’. La proposta, sottolinea la senatrice Pd ‘prevede che un contraente dell’unione civile potrà adottare il figlio dell’altra parte, la cosiddetta step-child adoption’. Falso anche, secondo la Cirrinà, il fatto che con il riconoscimento delle unioni civili si possa accedere alla fecondazione assistita: ‘Questa legge non viene toccata e quei divieti rimarranno in vigore’. Ci sono, poi, tutti i riconoscimenti per le coppie di fatto, per i conviventi eterosessuali, per i non sposati che vedranno riconosciuti diritti come l’assistenza in ospedale, il subentro nel contratto di locazione, la tutela del partner più debole. ‘Spero che il testo arrivi in aula nella seconda metà di luglio – conclude – sono sicura che in commissione si troverà la quadra e che si dialogherà per trovare la giusta soluzione’.

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