Evitare la resa dei conti. Roma deve affiancarci
« Sento tanto parlare di De Luca e Picierno come possibili sfidanti di Caldoro. Ma non credo che alle primarie per la Regione ci saranno solo questi due nomi». Vincenzo Cuomo, senatore del Pd ed ex sindaco di Portici, spariglia: «Mi sembra improbabile che a nessuno dei dirigenti napoletani venga voglia di misurarsi con questa sfida».
Tra Salerno e Caserta il duello interno potrebbe vincerlo Napoli?
«Di sicuro un territorio in cui vivono tre milioni e mezzo di persone non resterà a guardare».
Cantone è napoletano.
 «La sua sarebbe una candidatura di altissimo profilo ma sarebbe troppo chiedergli di lasciare l`Autorità anticorruzione ora che dovrà tappare le tante falle apertesi, dall`Expo al Mose. E poi nel momento in cui Renzi ha fatto questa scelta, penso che entrambi abbiano immaginato un percorso diverso».
De Luca, invece, fa sul serio: sta già lavorando alle liste del presidente…
 «Quando da sindaco decisi di candidarmi al Parlamento, De Luca attaccò me ed altri colleghi chiedendoci di lasciare. Io lo feci. Se dovesse davvero scendere in campo, io non avrò il suo stesso stile così come non l`ho avuto quando si sono rese evidenti le norme che riguardavano la sua incompatibilità tra il ruolo di primo cittadino e quello di ex sindaco di Portici viceministro. In ogni caso lui ci ha già provato e all`epoca non passò per le primarie».
A proposito di primarie. Si rischia l`ennesima resa dei conti?
«È proprio ciò che dobbiamo evitare. Le primarie devono essere uno strumento di rafforzamento del consenso, non possono diventare terreno di scontri sanguinosi. Altrimenti rischiano di trasformarsi in un boomerang».
E allora?
«È necessario che la segreteria nazionale del Pd accompagni questo processo. Anche perché la Campania è una regione strategica e potrà essere un banco di prova per gli scenari nazionali».
Sta dicendo che solo una sorta di commissariamento metterà fine ai litigi interni?
«Penso ad un affiancamento dei vertici romani. Purtroppo la paralisi interna consentirà difficilmente un accordo unanime su un candidato. E invece non possiamo permetterci di sbagliare perché la vittoria è alla nostra portata. Anzi, con tutte le inchieste che hanno colpito la Regione e in particolare il Consiglio, Caldoro avrebbe già dovuto rassegnare le dimissioni».
Come vede la Picierno a Palazzo Santa Lucia?
«È parlamentare da alcuni anni pur essendo giovane ed è stata capolista alle Europee. Può far parte della griglia di aspiranti ma aspettiamo».
Eppure c`è chi, come la presidente del Pd di Avellino Roberta Santaniello, chiede agli europarlamentari appena eletti di farsi da parte.
«Mi sembra un bizantinismo. Non è così che si risolvono i problemi politici. Bisogna sempre puntare sulle risorse migliori, a prescindere dai ruoli».
In un`intervista al Mattino il segretario provinciale del Pd, Venanzio Carpentieri, ha detto che la politica non si fa sui social network. Un messaggio diretto a chi, nel partito, semina veleni su Facebook.
«Se Berlusconi ha vinto con le tv, Renzi e Grillo si sono affidati decisamente al web. E credo che i politici debbano parlare sempre più questo linguaggio. Quanto ai veleni interni, spesso si utilizzano più i giornali che i social network».
Una curiosità: con i «famosi» 80 euro la Picierno dice di fare la spesa per due settimane, lei cosa riesce a comprare?
«Per rispetto alle tante famiglie che fanno i conti con gravi difficoltà economiche, non mi avventuro in calcoli del genere. Di sicuro, però, quella degli 80 euro è stata una grande redistribuzione di risorse, la prima dopo tanti anni».

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