La maggioranza è la stessa, è cambiata la leadership: lui conosce gli ostacoli e sa cosa vuole la gente
«Io CUSTODE del renzismo? Uuuh, mi piace».
C`è chi la definisce anche il prefetto di Renzi.
«Eh, prefetto è già più tosto, meglio vestale».
La senatrice Rosa Maria Di Giorgi 59 anni, conobbe Matteo Renzi quattordici anni fa nella comune militanza della Margherita. «Capii subito che era un giovane particolare». Da allora ogni volta che uno prova ad avanzare qualche critica al Capo ecco intervenire lei, sollecita come un gendarme.
Come spiega tutti questi rifiuti?
 «Per accettare l`incarico in questo governo bisogna avere coraggio».
 In che senso?
«È un`esperienza senza respiro».
Ah!
«Occorre realizzare dei risultati, essere efficaci, sollevare l`Italia dolente».
Non è un`esperienza ordinaria lavorare con Renzi?
«Tutt`altro. Lo dico per esperienza. (E alza gli occhi al cielo, compiaciuta). Intanto con lui si lavora sempre, riunioni fino a mezzanotte, si ricorda le promesse fatte da un dirigente due mesi prima, e quando gli dici: ‘Temo che non si possa fare’ ti fulmina: ‘Penso il contrario’.
Così?
«È travolgente, una fucina di idee. Guardi Firenze, l`ha trasformata».
Quindi ora rivoluzionerà pure l`Italia?
«Sì, lo dico con cognizione di causa».
Non è partito un po` troppo lento?
 «Siamo appena a 48 ore dall`incarico, a sei giorni dalla direzione del Pd: pochi giorni ancora e ci sarà il governo».
Perché è così difficile trovare il ministro dell`Economia?
«Perché Renzi non si farà condizionare: la linea sarà quella di tagliare le sacche di spesa improduttiva, abbandonando la strada del rigorismo». (Poi, improvvisamente complice: ‘Ma perché la Reichlin ha detto no?».)
Non saprei.
«Devo chiederlo a Matteo».
Soprattutto non è un azzardo andare al potere così, senza passare per le elezioni?
 «No, non si brucerà. Io sono sempre stata super-favorevole a questa scelta, ormai in Parlamento votavamo controvoglia i provvedimenti di Letta».
Ma avrà la stessa maggioranza.
 «C`è un`altra leadership, Matteo ha fatto il sindaco, sa quel che vuole la gente, sa gli ostacoli che l`amministrazione frappone alle decisioni rapide: ora via tutti i blocchi, sburocratizzare, proviamo a dare un colpo».
Lei era comunista?
«Iscritta al Pci. Poi Pds, Ds. A un certo punto mi sono sentita a disagio. Sono andata nella Margherita».
 Matteo Renzi avrà almeno un difetto?
 (La senatrice si fa pensierosa).
 «Forse è un po` freddo nei rapporti umani.
 Dice?
 «Si, sarà che pretende molto, è sempre preso, concentrato sulle cose che fa…». Anche con lei quindi?
 «Con me è rispettoso, forse con quelli della sua età è più espansivo, più caloroso, ci gioca a calcio».

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