«Nell`accodarsi ai grillini sulla richiesta di voto palese il mio partito, e cioè il Pd, ha commesso una sciocchezza».
 Perché, senatore Stefano Esposito?
«Primo, perché ci sono i regolamenti, e i regolamenti si rispettano. Bastano venti senatori per chiedere il voto segreto e questi senatori verranno fuori grazie al Pdl. Punto. Secondo, perché questa scelta conferma l`errore strategico di molti di noi di correre dietro i grillini. Che questa volta è ancora più grave rispetto al passato».
In che senso?
«Mettiamola così. Io non ci penso nemmeno a votare a favore di Berlusconi. E nemmeno i miei compagni di partito. Chi sono gli unici che ne guadagnerebbero da un Senato che salva a voto segreto il Cavaliere?»
 Ce lo dica lei.
«I grillini sono. Sono loro i franchi tiratori che possono salvare Silvio Berlusconi dalla decadenza. Sono gli unici che ne potrebbero trarre un vantaggio politico ed elettorale. E questo perché anche noi gli stiamo dando una mano quando invece…». Quando invece…?
«Quando invece dovremmo attirare l`attenzione sul Cinquestelle. Ricordare che, avendo chiesto loro il voto palese, storicamente la prima gallina che canta è quella che ha fatto l`uovo. Non si scappa».
Scusi, ma tra i renziani sospettati di volere le elezioni anticipate e i bersaniani accusati di voler far saltare il banco per rinviare il congresso e tenere il partito, non pensa che ci sia materiale per dubitare maliziosamente anche del Pd?
«Impossibile. Questo voto non è il replay di quello dei lui franchi tiratori su Prodi. Qua nessuno ha interesse a salvare Berlusconi, anzi. Chi lo facesse, si muoverebbe come il marito che apre la porta di casa ai ladri per fare un dispetto alla moglie separata. Sarebbe la fine per tutti se il Senato salva il Cavaliere».
Però il clima di sospetto tra voi c`è.
 «I soliti noti. La Puppato che ha parlato di ‘incappucciati’, Civati…».
Vi spierete tra di voi.
«Non c`è modo di capire come vota un tuo collega al Senato. Forse l`unico sarebbe una foto col telefonino. Forse…».

Ne Parlano