Con il riconoscimento si potrebbe ‘scuotere’ l’Europa, che sul fronte immigrazione non sta facendo abbastanza
Lampedusa e i lampedusani come Madre Teresa o Nelson Mandela, Nobel per la pace, per la solidarietà che hanno sempre dimostrato verso tutti i disperati che approdano sulle loro spiagge.
L`idea piace già a due parlamentari, entrambi senatori, entrambi siciliani. Concordano nel ritenere che l`isola meriterebbe un simile riconoscimento. E già un primo segno di trasversalità, si direbbe in termini politici, poiché i due parlamentari appartengono a schieramenti diversi. Senza esitazione, il senatore Renato Schifani, già presidente dell`assemblea di Palazzo Madama, oggi capogruppo del Pdl, e la senatrice Anna Finocchiaro del Partito Democratico, presidente della commissione Affari costituzionali, si sono detti favorevoli.Ai due parlamentari abbiamo posto queste quattro domande:

1 SAREBBE DISPONIBILE A IMPEGNARSI PER UNA CANDIDATURA DELL`ISOLA DI LAMPEDUSA E DEI SUOI ABITANTI A OSLO PER IL RICONOSCIMENTO DEL NOBEL PER LA PACE?

2 PENSA CHE IN PARLAMENTO QUESTA CANDIDATURA POSSA AVERE IL CONSENSO DI TUTT1? LEI SAREBBE DISPONIBILE A INIZIATIVE TRASVERSALI NECESSARIE PER SOSTENERLA?

3 PAPA FRANCESCO NEL SUO RECENTE VIAGGIO NELL`ISOLA HA INDICATO A TUTTI L`ACCOGLIENZA COME UN DOVERE DELL`UOMO. RITIENE CHE IL NOSTRO PAESE ABBIA FATTO O STIA FACENDO ABBASTANZA PER GU IMMIGRATI?

4 SI È SEMPRE DETTO CHE L`IMMIGRAZIONE È UN FENOMENO EUROPEO, RITIENE CHE L`EUROPA ABBIA SVOLTO O STIA SVOLGENDO UN RUOLO IMPORTANTE?

1 Il Nobel a Lampedusa? Mi pare una magnifica idea. Lo dico non tanto come siciliana ma come italiana perché penso che l`isola con la sua gente abbia svolto in questi anni un lavoro straordinario. Hanno mostrato la pratica della solidarietà, da una parte, e dall`altra l`isola è diventata per la gente che veniva da luoghi martoriati, con vite sofferte alle spalle, il luogo della speranza con tutti i limiti e le incognite del viaggio disperato. E giusto che per Lampedusa si possa pensare a un riconoscimento così importante, anche perché noi italiani abbiamo fatto poco per Lampedusa. Non voglio fare polemica politica, perché non è questo il momento, ma a quest`isola, che ha dato tanto, e alla sua gente era stato promesso ben altro. Lo ricordano tutti: furono promessi voli speciali, ville, progetti urbanistici e tante altre belle cose. Mi attiverei volentieri per questa candidatura. Avrebbe un grande significato simbolico perché Lampedusa è diventata il crocevia di gente che viene da Paesi diversissimi e cerca solo di campare in pace. Non cerca altro. Non cerca agi o ricchezze, ma la vita in pace, come un umano diritto.

2 A questa candidatura a Nobel per la pace che sarebbe una gran bella cosa sono disposta a lavorarci. Non credo proprio che si possano registrare voti contrari a un simile progetto. Immagino che questo argomento troverebbe molti consensi in Parlamento.

3 L`Italia non ha dato ancora abbastanza, prima facevo solo qualche accenno a promesse non mantenute. E per l`immigrazione potrebbe fare di più. Ogni giorno c`è qualche episodio che ci dice che questa accoglienza non è ancora un valore ‘a priori’. Invece dovrebbediventarlo. Accoglienza, prima di tutto.

4 Anche l`Europa non sta facendo abbastanza. Non possiamo essere Europa per un verso e non esserlo per un altro. E, soprattutto, il Mezzogiorno d`Italia non può essere ritenuto l`ultima landa desolata del Paese e del continente europeo. Non si può dire ancora che hic suni leones, come nelle vecchie carte geografiche. Il Sud dell`Italia, e Lampedusa in particolare, è la prima frontiera d`Europa. Occorre considerare i problemi che si manifestano a Lampedusa, come in altri Paesi europei che fronteggiano le coste africane che sono il luogo di partenza, come una grande questione europea. Altrimenti diritti, principi fondamentali, dichiarazioni universali non vivono. Restano scritti sulla carta.

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