‘La decisione di oggi della Giunta per il regolamento non costituisce né uno strappo alla Costituzione, né una modificazione o interpretazione del regolamento del Senato, nè tanto meno un mostro costituzionale.
Si è trattato, al contrario, di una decisione circa la applicazione del regolamento ad un caso che il Senato ha affrontato per la prima volta, perchè per la prima volta l’applicazione della legge Severino riguarda un componente del Senato. La decisione è stata adottata, peraltro, in coerenza con la natura della deliberazione e con i precedenti. E ricordo che la legge Severino è già stata applicata più volte nei confronti di componenti di altre assemblee elettive.
Siamo di fronte ad una decisione presa sulla base delle regole e non sulla base di scelte politiche. Come Pd abbiamo proposto la strada della non modifica del regolamento, dimostrando che non si è trattato di una scelta contro qualcuno, nè di un a decisione che riguarda la ‘persona’, ma di una decisione basata su solide regole giuridiche. Si doveva verificare la sussistenza dei requisiti richiesti per essere senatore, perchè da questa verifica dipende la corretta composizione dell’assemblea del Senato. Di questo abbiamo discusso e questo è il tema che verrà sottoposto all’aula di Palazzo Madama che voterà su questo, come deve essere, in modo palese. Per questo trovo sinceramente stupefacente il tono delle dichiarazioni degli esponenti del PdL’. Così Anna Finocchiaro commenta la decisione della Giunta del regolamento del Senato e le dichiarazioni del PdL di oggi.

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