Domenica le primarie per scegliere il candidato del centrosinistra
di Eleonora Martini

E a colpi di «trasparenza» che Ignazio Marino intende sfidare l`onda a 5 stelle. E i «referendum di indirizzo» con cui intende far partecipare i suoi concittadini al governo di Roma – in caso di vittoria alle primarie del centrosinistra che si terranno domenica prossima e alle aniministrative del 26 e 27 maggio – li propone «da tempo», da molto prima dello tsunami grillino. Uno strumento che ha imparato a conoscere nei paesi anglosassoni dove ha vissuto a lungo, nella sua carriera di chirurgo di fama internazionale. «Sarò il sindaco di tutti, ma proprio nel giorno in cui diamo l`estremo saluto a Ugo Vetere non si può non ricordare che il governo di una Capitale deve partire dai più deboli. Da chi soffre, anche, perché – a volte lo si dimentica – il sindaco è il garante della salute pubblica». Il senatore Pd batte ormai da giorni ogni angolo «della città che amo più al mondo». «A cominciare dalle periferie».
Non solo mezzi tradizionali ma anche il web…
Sì, perché in questo momento di crisi economica non si possono spendere cifre importanti. Bisogna avere responsabilità e procedere con severità e trasparenza. Da ieri infatti ho voluto pubblicare sul mio sito il bilancio della mia campagna elettorale – che è rimasto sotto i 50 mila euro fissati – dall`affitto del comitato elettorale, che sono poco più di 20 metri quadri a San Lorenzo, ai costi degli adesivi. E-lo cercato di dettagliare le spese, di renderle comprensibili e trasparenti per tutti i cittadini. E chiedo a tutti gli altri candidati di fare altrettanto. Sarebbe un buon inizio per arrivare poi a sosti tuire la fallimentare giunta di Gianni Alemanno.
 Cosa succede dentro il Pd?
I toni si sono alzati parecchio? La trasparenza vale soprattutto per il mio partito: sono sicuro che da domani Sassoli e Gentiloni non mancheranno di pubblicare sul loro sito tutte le spese sostenute.
Crede che le primarie si combatteranno fino all`ultimo voto?
Ho chiesto ai vertici del mio parito che il 7 aprile sia una appuntamento più pubblico possibile perché scegliamo per la prima volta nella storia di Roma capitale il candidato sindaco del centrosinistra, e io spero che ci sia un`affluenza di massa in modo da dimostrare che, a differenza del M5S, noi scegliamo il nostro candidato non con il voto di 533 persone su internet ma con il voto di 200 mila persone nei nostri gazebo e circoli.
Una battaglia difficile, quella con i suoi ‘compagni’ di partito Sassoli e Gentiloni?
 Non credo, ma non la chiamerei neanche battaglia, è un termine che detesto. E un confronto su temi fondamentali: sugli asili nido, i trasporti, la sanità. Non la sento una battaglia anche se non ho potuto che disapprovare che chi si candida a sindaco da giorni imbratta Roma con i suoi manifesti. Ecco io farei un invito a non votare nessun candidato, né di destra né di sinistra che imbratta: dovrebbe essere un prerequisito.
L`hanno accusata di essere troppo di sinistra, di aver radicalizzato le sue posizioni. In effetti dalla sua parte si sono schierati anche i movimenti e Sel…
Vorrei essere il candidato di tutti al di fuori delle ideologie. Massimo Rendina, il comandante partigiano, giorni fa mi ha detto: «Usciamo dalle ideologie ed entriamo nell`idealità». Non capisco che tipo di accusa è quella di essere di sinistra. Se è basata sul fatto che io non voglio più cementificare l`agro romano, che voglio una città a misura di bambino…
Ha parlato di reddito minimo.
E non mi vergogno: sono appena tornato da San Basilio dove un ragazzo su 5 abbandona la scuola… Dopo aver visto la palestra della scuola chiusa, i centri anziani, e ascoltato tante storie, per quale motivo deve essere considerato folle dare un reddito minimo ai ragazzi, in modo che possano completare lo studio o possano avviare un`attività professionale?
Lei ha parlato di testamento biologico e di unioni civili. Sassolì e Gentitoni catalizzeranno i voti dei cattolici di centrosinistra?
Nulla di ciò che ho detto non è stato condiviso per esempio dal cardinale Martini nel libro «Credere e conoscere» che abbiamo scritto insieme un anno fa. Il cardinale che era un esempio e una guida per la chiesa cattolica quindi mi sembrerebbe paradossale che io debba preoccuparmi del voto dei cattolici anche perché Roma è il centro della cristianità del pianeta ma anche la città della moschea, della comunità ebraica più antica d`Europa, una città multiculturale e multietnica.
Dopo le primarie eventualmente dovrà confrontarsi con degli outsider del centrosinistra, col M5S, e con Sandro Medici, il candidato più a sinistra. Lei sarebbe pronto a proporre alleanze anche per evitare la dispersione dei voti?
Bisogna allargare il più possibile ma condividendo un programma, non snaturandolo. Se nel confronto con altri candidati saremo d`accordo su punti importanti come la cementificazione da fermare, la politica abitativa dà rilanciare, la cura del ferro da preferire ai trasporti su gomma, le corsie preferenziali che dal 5% attuale devono arrivare, al pari di altre capitali europee, almeno al 20-30 %, allora possiamo lavorare insieme. Ma voglio girare pagina e abbandonare una politica antica fatta di sommatorie, di percentuali, e di suddivisioni di potere.