‘Col premier invertita la rotta’, ‘D’Alema? Non lo sento, sinistra Pd conservatrice’
Senatore Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa: oggi Renzi è a Bari per l`inaugurazione della Fiera. Quali impegni vorrebbe ascoltare dal premier per il sud?
«Vorrei ascoltare che il Sud sarà al centro dell`azione di governo. La migliore risposta a un Mezzogiorno in difficoltà è portare a compimento le riforme in cantiere. Il Parlamento è già impegnato nella riforma del lavoro, della PA, della scuola e in quelle della Costituzione e della legge elettorale. Gli effetti di questi cambiamenti si vedranno in primo luogo al Sud, dove più problematica è la situazione delle nostre scuole, pesa di più una pubblica amministrazione inefficiente e più che mai drammatica è la mancanza di lavoro. Approvare queste riforme è quanto di più meridionalista si possa fare oggi».
Ma finora non sembra che il Sud sia in cima ai pensieri di questo governo. Un impegno per l`alta capacità per la Napoli-Bari ma con fondi e tempi un po` troppo evanescenti. Che dice?
«Se ne discute da anni. Finalmente il progetto parte e con due anni di anticipo rispetto alle previsioni del governo Monti. L`alta velocità sulla linea Napoli Bari è un progetto così importante per tutto il Mezzogiorno che le attese per il suo inizio risultano sempre troppo lunghe. Sarebbe stato meglio un via libera entro il 2014, interverremo per verificare la possibilità di accorciare ulteriormente questi tempi».
 Renzi rifiuta la logica dell`annuncite. E poi non è stato un errore partire dalle riforme costituzionali e istituzionali invece di aggredire la crisi economica?
«Quando è stato rieletto il presidente Napolitano ci siamo impegnati innanzitutto a riformare la costituzione e la legge elettorale. Ma nel primo anno di legislatura si è perso tempo aumentando il divario tra cittadini e politica. Con Renzi abbiamo invertito la rotta e l`impegno preso il giorno della rielezione di Napolitano si sta concretizzando. Per la prima volta qualcosa si muove».
I dati economici, dal Pil alla disoccupazione giovanile, sono drammatici. Sembra che la politica sia impotente e non sia in grado di affrontare tali emergenze. Gli 80 euro sono un ricostituente, ma forse il Paese avrebbe bisogno di una svolta. Rischia di finire la luna di miele tra Renzi e gli italiani? «E` sbagliato valutare l`impatto dell`azione economica del governo in così poco tempo. Bisogna guardare a una prospettiva di medio periodo nell`analisi dei conti pubblici, e non inseguire solo le variazioni di spread o i sondaggi quotidiani. Gli 80 euro in busta paga sono la cosa più di sinistra fatta negli ultimi anni nonchè una scelta di giustizia sociale. Un dato certo e veritiero che riguarda il loro impatto sui consumi, potremo averlo forse alla fine di settembre. Il rapporto di fiducia tra Renzi e gli italiani mi pare sia molto forte e poi l`importante è vincere la sfida che abbiamo davanti. Se la perdiamo, sarà la catastrofe».
Come commenta la sentenza sulla concessione del rientro a tempo in Italia di Massimiliano Latorre?
«L`Italia stia giocando un ruolo sempre più importante nello scenario mondiale peraltro così complesso in questo momento. Grazie a questa autorevolezza è stato possibile riattivare fruttuosi colloqui tra il nostro governo e quello indiano. Il rientro in Italia di Latorre ci riempie di gioia, potrà curarsi al meglio accanto alla sua famiglia. Ma Girone deve sapere che non sarà lasciato solo neanche per un minuto e il nostro impegno non cesserà fino a quando anche lui non tornerà in Italia e il rientro di entrambi non diventerà definitivo. Quello di ieri è un segnale importante che ci fa ben sperare e incoraggia a perseguire la soluzione diplomatica senza abbandonare le altre strade avviate».
L`Europa alza la voce contro Putin. Il riflesso è che le produzioni pugliesi restano nei campi e tanti camion alla frontiera. E sta arrivando l`inverno. Una questione complessa. Che fare?
«La crisi ucraina propone un dato drammatico. Per la prima volta dal secondo dopoguerra nel cuore dell`Europa siamo in presenza di una guerra civile. E questo a causa della protervia di Putin che ha infranto l`integrità territoriale dell`Ucraina violando le regole della convivenza pacifica. Questo disegno va fermato mantenendo l`unità del`Ue e della Nato. L`auspicio è ripristinare le condizioni di un dialogo e le sanzioni economiche dell`Occidente hanno lo scopo di raggiungere questo obiettivo, per poi essere ritirate».
 La sinistra Pd è tornata all`attacco. È il passato che non passa. Anche il suo amico D`Alema lancia quotidianamente strali contro Renzi. Condivide?
 «Con D`Alema, al quale mi lega un sincero sentimento di affetto che, per quanto mi riguarda, non sarà un dissenso politico a mettere in discussione, non parlo da un anno. Oggi abbiamo opinioni diverse e non commento quello che dice. In merito alla sinistra del Pd mi pare che persista il riflesso condizionato di una sinistra conservatrice che possiede ancora una sua nobiltà ma che non interpreta quella esigenza di cambiamento che gli italiani ci hanno chiesto dandoci il 40.8 per cento dei consensi».
Parliamo della Puglia. Volano stracci, tutti contro tutti. Lei sosterrà Emiliano o Minervini?
«Non mi pare volino stracci. E` in corso una discussione per mettere tutti i candidati nelle condizioni di partecipare alle primarie per candidarsi alla presidenza della Regione. Sarò un po` all`antica ma avrei preferito un unico candidato del Pd, opinione non di moda da quando le primarie sono diventate l`unico strumento legittimato per selezionare la classe dirigente. Comunque, la candidatura di Emiliano è quella che appare la più forte».
 E che dice a Vendola?
«Gli dico grazie per quello che ha fatto in questi dieci anni per la Puglia e per come ha incoraggiato il processo di rinnovamento della politica. Avrei preferito che Nichi con Sel avesse già messo a valore il patrimonio di esperienze e valori nel Pd. Continueremo insieme la battaglia che in Puglia, partendo dai successi della primavera pugliese, ci aiuti a costruire una nuova stagione politica e amministrativa. Un passaggio importante è stato il successo di Decaro a Bari. Ora tocca alla Regione».

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