‘Chiediamo al Ministro Alfano e al Presidente del Consiglio Letta precisazioni, rassicurazioni e misure che permettano il recupero di una salda e piena guida del Ministero dell’interno e il non ripetersi di una vicenda così inaudita’. Lo afferma Stefano Lepri, Vice Presidente del Gruppo del Pd al Senato, intervenendo oggi in Aula a Palazzo Madama sulla vicenda Kazaka. ‘Sosteniamo con lealtà e convinzione il Governo, tuttavia – ha aggiunto Lepri – esprimiamo inquietudine per il fatto accaduto e insoddisfazione per la ricostruzione della vicenda fatta dal Ministro e per le conseguenze politiche che sono state tratte: conseguenze politiche che, appunto, non ci sono state’. ‘In questa vicenda ci sono state evidenti mancanze nelle procedure e nel rispetto dei più elementari diritti di protezione delle persone e dell’infanzia. Aspetti gravissimi. Avremmo voluto che il Ministro Alfano ci mettesse la faccia. Ma c’è insoddisfazione anche per quanto riguarda l’esercizio della politica estera, della quale non risponde il ministro Alfano. Non si può avere un atteggiamento compiacente verso Paesi dove la vita democratica è inesistenze, nonostante offrano all’Italia e alle sue imprese grandi opportunità economiche. Come possiamo continuare ad invocare rispetto dei diritti umani nel mondo e – al contempo – strizzare l’occhio a moderni tiranni? Perché questo, purtroppo, è verosimilmente successo: uno sproporzionato servilismo, non solo una sventurata serie di disattenzioni a favore di una Nazione che si può permettere – sottolinea il parlamentare democratico – di snobbare l’Italia, rispondendo che il suo ambasciatore non è disponibile ad incontrare il nostro Ministro degli affari esteri perché impegnato a godere le meritate vacanze’. ‘È pertanto con spirito critico ma costruttivo – conclude Lepri – che intendiamo sollecitare i Ministri e il Governo, ad affrontare le sfide che ci attendono, con la consapevolezza che si tratta di sfide complesse, che meritano una dedizione assoluta e a tempo pieno per l’esercizio efficace di così delicati Dicasteri’.

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