‘I casi di decadenza che sono stati discussi dopo circa otto mesi e a cui fa riferimento il vicepresidente Esposito per chiedere il rinvio su Berlusconi, sono tutti precedenti all’entrata in vigore della legge Severino. Nel testo della legge, infatti, è specificato che l’incandidabilità alla carica di deputato, senatore e membro del Parlamento europeo, decorre dalla data del passaggio in giudicato della sentenza stessa. Prima ci volevano mesi solo perché arrivasse la sentenza. Adesso con l’introduzione della legge Severino le sentenze definitive di condanna, emesse nei confronti di deputati o senatori in carica, sono immediatamente comunicate alla Camera di rispettiva appartenenza. Le disposizioni della legge Severino, dunque, non sono comparabili con nessun altro precedente. E se vogliamo applicare la legge attualmente in vigore, non c’è altra via che votare sulla decadenza’. Lo scrive in una nota Claudio Martini, vicepresidente vicario del Gruppo Pd al Senato commentando le dichiarazioni del senatore del Pdl Esposito.

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