‘Prendiamo atto del suo intervento e ci riserviamo un approfondimento doveroso. E’ giusto investire da subito il Parlamento della vicenda. L’informativa descrive una vicenda anomala, grave, inammissibile in un Paese come il nostro. Il ministro ci ha detto che non era a piena conoscenza di quanto avvenuto, che non era stato informato. Ne prendiamo atto. Ma questa vicenda dà un colpo serio all’immagine del Paese. Non ne avevamo bisogno. Nelle cose che ci ha detto il Ministro sono chiamati in causa, questione rilevanti e valori di principio in ogni democrazia matura. C’e’ il tema della tutela dei diritti, che vanno sempre e comunque tutelati ma ancor di più quando ci sono di mezzo donne e bambini. C’e’ la questione dell’efficacia e della propagazione delle azioni di polizia. Poi ci sono i compiti di chi deve gestire le informazioni riservate e c’e’ il tema della catena di ruoli e responsabilità dentro le strutture dello Stato. Noi sentiamo una fondamentale esigenza di trasparenza. Sono tutte vicende grandi e delicate, delicatissime, che non possono concludersi con esiti vaghi, incerti. Sin d’ora chiediamo che si tengano accesi tutti i riflettori sulla vicenda e non si risparmino energie nell’andare fino in fondo, nel seguirne tutti gli eventuali sviluppi perché non è detto che questa vicenda abbia finito di dire cose, verità, segnali. Gli interrogativi sono tanti. A molti di essi la relazione dà risposta ma per tanti altri c’e’ un sacrosanto bisogno di ulteriori approfondimenti e per questo lo ribadiamo, chiediamo al Governo di tenere informato il Parlamento, contestualmente, di ogni evoluzione. Un altro aspetto decisivo è in questo caso quello della responsabilità: occorre che vi siano sanzioni, provvedimenti disciplinari esemplari commisurati alla gravità della vicenda. Non è il bisogno di capri espiatori ma la fisiologica necessità di ripristinare valori, regole, gerarchie. Ma la cosa importante è capire fino in fondo le ragioni e non solo il cosa è successo nei suoi dettagli ma perché è successo, chi ha deciso che succeda e per quali fini, disegni, progetti. Ci vuole chiarezza, trasparenza. Siamo in un momento in cui si fanno mille ipotesi, illazioni: il gas kazako, i servizi segreti, etc. Queste ombre vanno rimosse per il bene del nostro Paese’. Cosi’ il vice presidente del Gruppo Claudio Martini ha commentato in aula a nome del Pd l’informativa svolta dal ministro degli Interni Angelino Alfano sulla vicenda Shalabayeva.

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