‘Parlo qui in rappresentanza dei miei sei colleghi eletti nel collegio estero. Oggi voteremo la fiducia al Governo Renzi, convinti e con l’impegno a collaborare su alcune questioni concrete per gli italiani all’estero: da questo Esecutivo ci aspettiamo risposte concrete’. Lo ha detto il senatore del Pd Claudio Micheloni, nell’Aula del Senato.
‘Sono ormai otto anni – ha proseguito Micheloni – che proponiamo una riforma del Ministero degli affari esteri anticipando la revisione della spesa, per ridurre i costi della diplomazia. In Senato, nei prossimi giorni, è in calendario la discussione di una mozione sulla riforma del Ministero degli affari esteri. Renzi accolga questa mozione e mettiamoci veramente al lavoro. Il secondo punto – ha detto ancora Micheloni – riguarda un impegno politico: quello di lavorare con il Parlamento per progettare una riforma della diffusione della lingua e cultura italiane nel mondo e della promozione del made in Italy. C’è poi il problema della prima casa degli italiani residenti all’estero: è una questione sociale ed anche morale, che vorremmo fosse risolto una volta per tutte. Gli italiani all’estero si sentono profondamente italiani, anche dopo tante generazioni, anche la nuova emigrazione resta fortemente legata al nostro Paese. Non mortifichiamo questo sentimento’.
‘Sono ormai otto anni – ha proseguito Micheloni – che proponiamo una riforma del Ministero degli affari esteri anticipando la revisione della spesa, per ridurre i costi della diplomazia. In Senato, nei prossimi giorni, è in calendario la discussione di una mozione sulla riforma del Ministero degli affari esteri. Renzi accolga questa mozione e mettiamoci veramente al lavoro. Il secondo punto – ha detto ancora Micheloni – riguarda un impegno politico: quello di lavorare con il Parlamento per progettare una riforma della diffusione della lingua e cultura italiane nel mondo e della promozione del made in Italy. C’è poi il problema della prima casa degli italiani residenti all’estero: è una questione sociale ed anche morale, che vorremmo fosse risolto una volta per tutte. Gli italiani all’estero si sentono profondamente italiani, anche dopo tante generazioni, anche la nuova emigrazione resta fortemente legata al nostro Paese. Non mortifichiamo questo sentimento’.