Aderisco alla proposta di Gozi e chiedo un tetto per gli emolumenti di chi guida aziende controllate e partecipate
”Dobbiamo archiviare una volta per tutte il manuale Cencelli, che ha ucciso il merito, l’efficienza e aumentato il discredito della politica. Per questo, condivido le proposte di Sandro Gozi per introdurre criteri più trasparenti e meritocratici nelle centinaia di nomine che il governo dovrà fare da oggi alla fine dell’anno. Credo inoltre che, specie in un periodo come questo, sarebbe necessario introdurre un tetto agli emolumenti dei massimi dirigenti delle aziende pubbliche o partecipare, come RFI o Finmeccanica. Stipendi che superano i 500 mila euro all’anno, ovvero 10-15 volte gli emolumenti della cosiddetta ‘casta’, sono scandalosi’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato. ‘E’ giunto il momento – spiega ancora Puppato – di riequilibrare i redditi. E si deve iniziare da coloro che, indicati dalla politica per i ruoli di vertice delle grandi aziende, hanno fin qui goduto di retribuzioni al di sopra degli standard del mercato privato, senza essere purtroppo vincolati al raggiungimento degli obiettivi. Se in passato avessimo indicato i manager per merito e gli avessimo attribuito stipendi in parte legati ai target raggiunti, avremmo certo evitato casi eclatanti di pessimi risultati ottenuti con grande dispendio di risorse pubbliche’.

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