“La relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito, approvata dalla Commissione Parlamentare Antimafia lo scorso 6 luglio 2016, rappresenta senza alcun dubbio il più importante testo organico di indagine e di proposta sul fenomeno che si offre oggi al legislatore nazionale”. Lo dichiara la Senatrice Ricchiuti, componente della commissione parlamentare Antimafia -.
“Le mafie – aggiunge – lucrano sulla gestione delle slot machine, del gioco e delle scommesse sportive online fino al fenomeno del match fixing, e poi non rischiano quasi nulla, a causa di un’ attività di accertamento delle condotte illegali molto farraginosa, e di un apparato sanzionatorio che si muove tra pene edittali basse e ricorso alla prescrizione per i reati di gioco illecito”.
“La relazione contiene proposte precise per impedire che la criminalità organizzata entri nel sistema del gioco legale – sottolinea – Innanzitutto bisogna rafforzare le barriere all’ingresso del sistema pubblico dei giochi,  ampliando l’ambito dei delitti ostativi, sia rispetto ai requisiti per la partecipazione a gare o a procedure ad evidenza pubblica, sia rispetto a quelli per il rilascio, il rinnovo e il mantenimento di concessioni in materia di giochi pubblici”.
“Infine – spiega –  bisogna mettere mano alla revisione dell’apparato sanzionatorio penale ed amministrativo. Proposte risolutive ci sono: l’inasprimento delle pene in modo che risultino adeguatamente deterrenti; l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e telematiche, necessarie per accertare le modalità con cui si realizza l’infiltrazione criminale; provvedimenti di sospensione e decadenza dalle concessioni o dalle autorizzazioni anche nei casi più gravi di violazione delle condizioni di esercizio del gioco lecito da parte dei concessionari che intrattengono rapporti contrattuali con soggetti non in regola dal punto di vista autorizzativo, dai gestori o terzi incaricati”.
“Auspico perciò – conclude la Senatrice Ricchiuti – che le indicazioni contenute nella relazione possano impegnare seriamente il governo ad un sollecito recepimento per una riorganizzazione complessiva del settore del gioco pubblico.”