‘Ennio Flaiano era solito dire che la situazione è grave ma non è seria. Vorrei davvero che la situazione fosse grave ma non seria. Noi le voteremo la fiducia: il nostro è un atto parlamentare di responsabilità; è uno sprone programmatico, non il segno di un incondizionato afflato politico né una delega in bianco. Pensiamo che lei debba farsi carico di taluni elementi specifici senza l’attenzione ai quali non solo perderebbe il nostro appoggio, ma rinuncerà alla fiducia e all’apprezzamento di milioni di cittadini che hanno creduto in lei’. Lo ha detto la senatrice del Pd Lucrezia Ricchiuti nell’Aula del Senato.
‘Accanto a lei siede la ministra Guidi – ha continuato Ricchiuti – la cui impresa di famiglia è una strenua fautrice delle delocalizzazioni. La ministra Guidi dovrà gestire importanti crisi aziendali, a partire dalla Electrolux: che cosa farà? C’è un modo, secondo lei, per non esporre il nostro Paese al ricatto delle delocalizzazioni? C’è una sede europea per discutere del tema? Venendo al tema del lavoro, occorre pensare sia alla disoccupazione sia all’occupazione senza diritti. In secondo luogo, Renzi dovrà mostrare che la rinunzia a Nicola Gratteri non significa disattenzione alla lotta alla criminalità organizzata, alle riforme relative al regime della prescrizione dei reati e agli altri strumenti di contrasto delle mafie.
In terzo luogo, Renzi non deve rinunciare all’introduzione delle annunciate riforme sui diritti civili come l’uguaglianza dei diritti delle coppie omosessuali e del principio dello ius soli. Sui diritti delle coppie omosessuali Renzi ci ha invitati al compromesso ma, se il compromesso è con chi è programmaticamente contrario, noi non ci stiamo. Noi lavoreremo perché, come è successo con il divorzio, sui diritti civili le maggioranze parlamentari possano essere libere, ampie e trasversali. Come quarto esempio, vengo all’evasione fiscale: occorre assolutamente portare a buon esito e tempestivamente gli accordi con la Svizzera per il rientro dei capitali illecitamente esportati, introducendo anche il reato di auto-riciclaggio. È necessario altresì che i tributi evasi, per cui è già intervenuto l’accertamento dell’Agenzia delle entrate, siano effettivamente riscossi, altrimenti l’attività di contrasto dell’evasione apparirà del tutto vana. Da ultimo, non sbagli i dirigenti pubblici’.