‘Il nome di Mattarella è un enorme segno di speranza per coloro che dentro e fuori le istituzioni lottano e rischiano ciò che hanno di più caro per sconfiggere il cancro della mafia». E’ quanto affermato dal senatore Pd Francesco Russo in un’intervista ad Avvenire sulla scelta del candidato al Quirinale.. ‘Credo che Renzi e il Pd abbiano dimostrato di essere in sintonia con il Paese – ha sottolineato l’esponente pd – Proprio non so come Berlusconi e Alfano giustificheranno il proprio ‘no’ a una persona lontana dalla battaglia politica, pulita, con una storia familiare importante. Libera davvero, subordinata a nessuno. Una figura inattaccabile, intorno alla quale italiani si aspettano una convergenza piena del Parlamento, non prese di distanza tattiche e incomprensibili’. ‘Chi voleva speculare sulle divisioni nel Pd è uscito sconfitto – aggiunge – il segretario e il partito sono intenzionati a portare al Colle un garante vero. Anche nel metodo, c`è poco da dire: se un partito ha il 46 per cento dei grandi elettori, deve fare la prima mossa e mettere come pilastro l`unità interna. È logica, è buon senso. Con Mattarella, Renzi ha dimostrato di non cercare né volere un ‘candidato-amico’, ha messo davanti a tutto l`interesse comune ad avere un capo dello Stato autorevole. Berlusconi dovrebbe dimostrare la stessa saggezza’. ‘Penso che se qualcuno nel Pd pensasse di far saltare una figura come Mattarella si assumerebbe una responsabilità enorme davanti al Paese – ha concluso Russo – e ne pagherebbe politicamente tutte le conseguenze. Così rischia di trovarsi completamente isolato, specie nell`ipotesi in cui M5S confluisse su Mattarella in modo determinante. In pochi giorni ci sarebbe il capovolgimento totale del quadro politico. Anche sulle riforme, che vanno realizzate con la più ampia maggioranza possibile: ed è da quando sono entrato qua dentro che auspico un coinvolgimento dei grillini nel cambiamento delle regole del gioco. Se c`è una cosa chiara di questa legislatura è che non possiamo ripresentarci davanti agli elettori senza chiudere la riforma elettorale e costituzionale. Chi fa saltare tutto è destinato a sparire. Quanto all`Italicum, alla Camera il Pd è autosufficiente per portarlo a casa’.

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