‘Svimez e altre 20 associazioni hanno presentato un documento che dimostra inequivocabilmente come il gap tra Mezzogiorno e resto del paese sia tornato ad allargarsi pesantemente negli ultimi anni: nel solo 2012, a fronte di un PIL sceso al Centro-Nord dell1,4% nel Mezzogiorno il calo è stato addirittura del 3,5%’. Lo dichiara il senatore del Pd Salvatore Tomaselli. ‘A questo dato – prosegue Tomaselli – si aggiungano, ovviamente, tutti gli altri principali indicatori economici, tutti di segno pesantemente negativo: aumento disoccupazione, specie giovanile e femminile, chiusura aziende, calo investimenti ed esportazioni, caduta domanda interna, crisi di liquidità e accesso al credito’. ‘Un Mezzogiorno che da tempo, come denuncia Svimez, – nota ancora il parlamentare PD – vive un processo di desertificazione industriale con un progressivo impoverimento della sua base produttiva: fenomeno che si accompagna ad un indebolimento del tessuto sociale, con una ripresa di emigrazione, specie giovanile ed intellettuale, che assume connotati sempre più drammatici e dirompenti per il futuro. Torna l’urgenza di rilanciare politiche di crescita strutturale del Paese al centro delle quali vi sia una rinnovata, concreta e non più episodica attenzione alle potenzialità del Mezzogiorno’. ‘In tal senso – conclude Tomaselli – il governo che verrà e lo stesso Parlamento dovranno proseguire e consolidare il lavoro positivo avviato in questo ultimo anno dal ministro Barca, in raccordo con le Regioni, volto a concentrare la piena utilizzazione dei fondi nazionali e comunitari destinati al Mezzogiorno verso l’ammodernamento dei cosiddetti ‘beni collettivi’ (infrastrutture, sicurezza, sanità, istruzione) assieme al non più rinviabile ritorno di politiche industriali nazionali moderne ed efficaci’.

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