‘Speriamo che questa sia la volta buona’. Parte con un auspicio la senatrice del PD Magda Zanoni, nominata nuovamente relatrice del disegno di legge, primo firmatario Luigi Zanda, che riprende parte delle norme decadute dell’ormai celebre dl Salva Roma. Oltre che dal presidente del gruppo PD al Senato, il testo è stato sottoscritto dai presidenti Maurizio Sacconi (Ncd), Gianluca Susta (Sc), Lucio Romano (Pi), Mario Ferrara (Gal), Loredana De Petris (Sel), dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi) e dal presidente della commissione Bilancio Antonio Azzollini (Ncd).
‘Al momento – spiega la parlamentare democratica – il provvedimento è all’esame della commissione Bilancio dove potrà avvalersi della procedura deliberante concessa dal presidente Grasso, anche se tale iter necessita dell’approvazione da parte di tutti i gruppi. Il testo reca quasi tutti gli emendamenti al Salva Roma passati in commissione o votati in aula al Senato e decaduti per effetto della mancata conversione alla Camera. Manca la parte relativa a Roma, alla Sardegna e all’Expo, che verrà trattato in un apposito decreto del governo. La riproposizione delle norme approvate nella forma di un apposito ddl, insieme al nuovo dl Salva Roma, avrà l’effetto di recuperare tutte le misure contenute nel precedente decreto. Poiché questa volta – conclude Zanoni – si tratta di norme stese dal Parlamento, è auspicabile che prevalga la responsabilità da parte di tutti i gruppi’.
‘Al momento – spiega la parlamentare democratica – il provvedimento è all’esame della commissione Bilancio dove potrà avvalersi della procedura deliberante concessa dal presidente Grasso, anche se tale iter necessita dell’approvazione da parte di tutti i gruppi. Il testo reca quasi tutti gli emendamenti al Salva Roma passati in commissione o votati in aula al Senato e decaduti per effetto della mancata conversione alla Camera. Manca la parte relativa a Roma, alla Sardegna e all’Expo, che verrà trattato in un apposito decreto del governo. La riproposizione delle norme approvate nella forma di un apposito ddl, insieme al nuovo dl Salva Roma, avrà l’effetto di recuperare tutte le misure contenute nel precedente decreto. Poiché questa volta – conclude Zanoni – si tratta di norme stese dal Parlamento, è auspicabile che prevalga la responsabilità da parte di tutti i gruppi’.