‘La legge di riforma dei servizi educativi da 0 a 6 anni è una misura che il Paese attende da troppo tempo. Il Governo Renzi ha creduto da subito nell’importanza di garantire pari opportunità di educazione, di istruzione, di gioco e di cura alle bambine e ai bambini fin dalla nascita, superando disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali’. Così la senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo Pd in Commissione Istruzione e Componente della Commissione per l’Infanzia, intervenendo al Senato durante la Conferenza stampa di presentazione del ddl sul diritto all’educazione prescolare, sottoscritto da numerosi senatori e sostenuto da un folto numero di associazioni e gruppi del terzo settore. In conferenza stampa erano presenti Monica Guerra, Anna Ferrante e Tullia Musatti, a nome del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, e Claudia Giudici di Reggio Children che hanno Indirizzato al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e al Governo un appello per l’approvazione della legge che ha già raccolto 20.000 firme, insieme ad Anna Bondioli, ordinario dell’Università di Pavia, promotrice di analogo appello sottoscritto da 76 docenti di Scienze della Formazione Primaria di tutt’Italia.
‘Si tratta di una rivoluzione – spiega Puglisi – che l’esecutivo ha sostenuto e incoraggiato, inserendola nelle linee programmatiche del Miur, grazie anche all’impegno del Sottosegretario all’Istruzione Reggi. Ora, dopo numerose audizioni al Senato, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e il provvedimento passerà all’esame delle Camere. Approvando questa legge il Paese non correrà più a due marce: i bambini e le bambine che nascono da Torino a Lampedusa avranno le stesse opportunità di apprendimento e di crescita. Solo con una istruzione di qualità sarà possibile abbattere le disuguaglianze, sin dalla tenera età’, conclude Puglisi.
‘Si tratta di una rivoluzione – spiega Puglisi – che l’esecutivo ha sostenuto e incoraggiato, inserendola nelle linee programmatiche del Miur, grazie anche all’impegno del Sottosegretario all’Istruzione Reggi. Ora, dopo numerose audizioni al Senato, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e il provvedimento passerà all’esame delle Camere. Approvando questa legge il Paese non correrà più a due marce: i bambini e le bambine che nascono da Torino a Lampedusa avranno le stesse opportunità di apprendimento e di crescita. Solo con una istruzione di qualità sarà possibile abbattere le disuguaglianze, sin dalla tenera età’, conclude Puglisi.