‘La Povertà educativa denunciata oggi dal Rapporto di Save the Children non permette a troppi bambine e bambini di vivere secondo le proprie aspirazioni e capacità, ed è la ragione frequente che sta all’origine dell’abbandono scolastico, di pericolosi percorsi di devianza, di isolamento dal contesto sociale e amicale. I dati dimostrano che la povertà educativa colpisce anche coloro che non sono statisticamente in povertà economica, ma che hanno un sempre più limitato accesso alle opportunità di frequentare il nido, di andare al cinema, di assistere ad un concerto o a uno spettacolo teatrale, di praticare sport, impedendo una piena tutela dei loro diritti e un pieno sviluppo delle loro capacità, facendoli restare indietro rispetto ai coetanei nel rendimento scolastico, nel benessere psico-fisico, nella socialità o semplicemente nella realizzazione delle proprie aspirazioni’. Lo dichiara la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Istruzione.
‘Il Senato dopo aver approvato all’unanimità una mozione su questo tema, con impegni precisi per il Governo, sta già discutendo in commissione Cultura e Istruzione la legge 1260, che intende assicurare a tutti i bambini e le bambine del nostro Paese dalla nascita ai sei anni, – prosegue Puglisi – pari opportunità di apprendimento attraverso la frequenza di nidi e scuole dell’infanzia. Sono questi i luoghi dove possiamo davvero combattere divari sociali e territoriali. Condivido con Save the Children la necessità di lavorare per zone di educazione prioritaria, così come è stato fatto in Francia. Perché agli obiettivi di convergenza europea entro il 2020, noi dobbiamo aggiungere obiettivi di convergenza interna. La crescita ci sarà, solo quando avremo saputo offrire a tutti i bambini italiani le stesse opportunità di crescita e di apprendimento. Sono certa – conclude la parlamentare democratica – che il Governo Renzi, insieme alle riforme istituzionali e del mercato del lavoro, saprà compiere una vera rivoluzione anche in questo campo’.

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