“Il nuovo piano di formazione iniziale e reclutamento di insegnanti previsto nello schema di decreto legislativo di attuazione della delega al Governo contenuto nella legge 107, e la norma transitoria in esso contenuta, non è un dietrofront della buona scuola, ma il completamento della stessa”. Lo afferma la senatrice del Pd Francesca Puglisi.
“Se il Governo Renzi – aggiunge Puglisi – non avesse investito 3 miliardi all’anno e altri 400 milioni nell’ultima legge di bilancio per la stabilizzazione dell’organico di fatto, svuotando gran parte delle graduatorie di prima fascia, oggi non potremmo iniziare a pensare soluzioni per la stabilizzazione dei precari di seconda e terza fascia di istituto con 36 mesi di servizio”.
“Quando il Governo Renzi si è insediato – ricorda Pugllisi – erano migliaia gli insegnanti precari delle GAE e ciò che abbiamo trovato era un groviglio di diritti contrapposti creati dalle riforme dei governi che si sono succeduti negli anni e dai tagli drammatici della destra (85.000 posti in meno).
“La mozione che abbiamo votato a larga maggioranza questa mattina al Senato indica la strada per arrivare a garantire la necessaria continuità didattica agli studenti, togliendo dalla precarietà gli insegnanti riconoscendone il merito”, conclude Puglisi.


Ne Parlano